Zaniolo e Zaccagni, faccia a faccia in Nazionale: Mancini farà da paciere

29/05/2022 17:11

A Coverciano si saluteranno con imbarazzo. Se già poteva esserci un po' di tensione tra Nicolò Zaniolo e Mattia Zaccagni per via di Chiara Nasti, l'influencer che fino ad aprile 2021 era la fidanzata del romanista mentre ora è la futura moglie del laziale, i festeggiamenti e gli sfottò esagerati sul bus scoperto della Roma dopo la vittoria in Conference hanno acceso un fuoco tra i due che difficilmente si spegnerà.

Il ct Mancini in versione pompiere proverà ad attenuare le fiamme, almeno durante i momenti in cui i due attaccanti - entrambi avranno un ruolo importante nel processo di ricostruzione azzurra - condivideranno lo spogliatoio della Nazionale, che oggi accoglierà Zaniolo e gli altri giallorossi convocati (SpinazzolaManciniPellegrini e Cristante) per i prossimi impegni: la partita del 1° giugno a Wembley contro l'Argentina e poi le gare di Nations League. Zaccagni, con Lazzari, Luiz Felipe e Acerbi (senza l'infortunato Immobile) è invece a Coverciano già da giorni.

Sarà il primo incontro tra i due dopo i cori di sfottò del romanista, su cui sta facendo luce anche la procura federale: possibile che a Zaniolo arrivi un deferimento per la violazione dell'articolo 4 del Codice di giustizia sportiva, ovvero il principio di lealtà e correttezza. Una multa, niente di più.

Prima il coro "Lazio Lazio vaffa******" e poi il balletto, con tanto di risata compiaciuta, mentre tutti intorno cantano ironicamente "il figlio della Nasti è di Zaniolo". I video, diventati virali, sono arrivati anche nella chat dello spogliatoio laziale, con i giocatori di Sarri che hanno condannato in maniera netta l'episodio: una mancanza di rispetto, il commento unanime. C'è anche chi si è chiesto come sia possibile che un calciatore possa essere convocato in Nazionale pochi giorni dopo episodio così grave: secondo qualche straniero, all'estero non sarebbe accaduto.

Mancini, che aveva convocato Zaniolo nel 2018 ancora prima del suo esordio con la Roma, non si è fatto influenzare: il bene comune, ovvero la Nazionale, va messo davanti a tutto. Nelle prossime ore parlerà con loro e chiederà il massimo della professionalità con il tricolore sul petto.

(repubblica.it)