Zaniolo lascia il ritiro della nazionale: «Colpa di una botta»

31/05/2022 08:06

IL TEMPO (E. ZOTTI) - L'eroe della magica notte di Tirana non trova pace. Dopo aver raggiunto Coverciano, Nicolò Zaniolo è stato costretto a fare rientro a Roma a causa di un problema alla caviglia accusato dopo la finale di Conference League. Il classe '99 aveva già saltato in via precauzionale la penultima gara di campionato contro il Venezia - giocando soltanto 14' a Torino - prima del match con il Feyenoord, incui ha disputato 67' stringendo identi e forzando inevitabilmente il fisico. Un problema che sembrava gestibile ma, una volta arrivato in ritiro, lo staff medico azzurro ha scelto di rimandare a casa un ragazzo non in condizione e con le batterie scariche dopo il finale di stagione disputato con la Roma.

A conferma della diagnosi è arrivato il post pubblicato dal giocatore su : «A causa di una botta presa alla caviglia sono costretto a lasciare il raduno della Nazionale. Ora è tempo di ricaricare le pile per iniziare al massimo la nuova stagione». Zaniolo aveva raggiunto la Nazionale insieme a Pellegrini, Mancini, Cristante e Spinazzola subito dopo i festeggiamenti per la vittoria della Conference. Una volta raggiunto il gruppo azzurro, i cinque romanisti hanno subito la ramanzina del ct Mancini e di alcuni membri dello staff tecnico a causa degli sfottò alla Lazio e ai giocatori biancocelesti durante la festa sul pullman scoperto. Un episodio che ha spinto ad indagare anche la Procura Federale.

Indagine partita proprio dai cori intonati da Zaniolo contro i rivali, finito per questo al centro delle polemiche. Il numero 22 ha risposto alle accuse facendo suo il pensiero condiviso da una pagina dedicata alla Roma e condividendolo sui social: «Gli avete fatto cori e striscioni contro per due anni interi, gli avete insultato la famiglia, avete esultato per i suoi infortuni, gli avete minacciato la sorella imbrattando di scritte offensive la sua scuola. Davoi nessuna morale». Una polemica infinita.