09/07/2022 08:20
La cessione di Zaniolo è in stand-by. La Roma non accetta l'offerta della Juventus (20 milioni più Arthur) e resta ferma sulla richiesta di 50 milioni. Qualora rimanesse, Mourinho avrebbe la certezza che l'attaccante da affiancare ad Abraham sarebbe Nicolò. Lo porterà in Portogallo e lo schiererà nelle amichevoli, in attesa di capire come si evolverà la situazione. Una permanenza del numero 22, però, comporterà una serie di pro e contro: Zaniolo è iscritto a bilancio a zero e quindi la Roma rinuncerebbe ad una plusvalenza, ma dall'altra parte non è certo che abbia raggiunto il suo massimo potenziale e quindi potrebbe convenire aspettare. Ha giocato una stagione di alti e bassi, ma ha realizzato la rete decisiva nella finale di Conference League e questo lasciare pensare che ci possano essere grandi margini di crescita. Il classe '99 non può essere catalogato come una scommesso e lo si evince anche dalla cifra richiesta poiché le scommesse non costano 50 milioni. È un attaccante con caratteristiche fuori dall'ordinario e se motivato e messo al centro del progetto può esplodere definitivamente. Il rapporto con i compagni è ottimo e le piccole divergenze con il tecnico possono essere superate. E allora perché la Roma lo ha messo sul mercato? Principalmente perché è indebitata e lui sarebbe l'unico che potrebbe far respirare il bilancio. Inoltre fare pressione sulla società per il rinnovo non è piaciuto alla dirigenza ed è stato interpretato come un atteggiamento ostile.
C'è anche il motivo tecnico ed è legato ai gol. Nella passata stagione la Roma ha segnato solamente 59 reti e solamente due sono state realizzate da Zaniolo. Inoltre c'è il dubbio rinnovo. L'appuntamento è fissato a settembre, ma intanto il calciatore si allena ed oggi giocherà contro il Trastevere nella prima amichevole stagionale. Non ha espresso pubblicamente la sua volontà di andare via, ma sa che la Juventus sarebbe pronta ad accontentarlo. Cambiare aia per andare a giocare la Champions lo stuzzica, ma ad oggi è solo un'ipotesi.
(Il Messaggero)