Mourinho atto secondo: dopo il primo anno, nel secondo dà il meglio di sé

04/07/2022 07:31

Mourinho è tornato. È il segnale di ripartenza tanto atteso che anticipa l’inizio del raduno, fissato per domani a Trigoria, e il ritiro in Portogallo che prenderà il via il 12 luglio. Si torna a fare sul serio. Anche se per le parole, bisognerà (forse) attendere: “Parliamo il 13 agosto”, la provocazione di Mou. Già diramata la lista dei convocati. La sorpresa è Kluivert, le conferme negative Diawara e Villar, che si rivedranno intorno al 15 quando inizieranno ad allenarsi con gli esuberi mentre la Roma sarà già da tre giorni ad Albufeira. È la seconda stagione dello Special, e storicamente è nel secondo che il tecnico dà il meglio di sé. Il curriculum parla chiaro: tolte le due esperienze allo United e al Tottenham dove viene esonerato in anticipo (con una finale di Carabao Cup da disputare), alla seconda stagione non sbaglia mai. I numeri lo confermano. Bisogna tornare indietro nel 2001: José allena il Porto. Dopo un terzo posto, Mou vince il titolo con 86 punti (+11 sul Benfica), facendo indigestione di coppe: vince quella nazionale, la Supercoppa lusitana e la Coppa Uefa che verrà poi sostituita al terzo anno addirittura con la . Conclusa l’esperienza in patria, Mourinho sbarca in Inghilterra. Al Chelsea, dal 2004 al 2007, porta nella bacheca dello Stamford Bridge due Premier League (2005 e 2006), due Coppe di Lega 2005 e 2007), una Coppa d’Inghilterra (2007) e una Community Shield (2005). Ancora una volta però si ripete l’incantesimo del secondo anno: perché vincere una Premier è qualcosa di fantastico. Bissare il successo l’anno dopo è semplicemente straordinario. Ma non si è Special a caso.

(Il Messaggero)