Niente Borsa, più operazioni senza vincoli, nuovi partner e lo stadio: la Roma sfida le big

23/07/2022 17:08

Prima dell'autunno la Roma sarà ufficialmente fuori dalla borsa, e questo sta facendo sognare veramente i tifosi.  Il delisting permetterà al gruppo Friedkin, ormai unico azionista, di avere meno vincoli sulle attività di campo, di mercato e quelle corporate (tra cui anche, se non soprattutto, lo stadio). Questo, permetterà alla società di risparmiare sui costi di quotazione e potrebbe agevolare operazioni che possano rafforzare il club sportivamente ed economicamente. Dall’agosto 2020 allo scorso maggio hanno versato 370 milioni di euro, una media di 17 al mese. Includendo i 199 pagati alla cordata di per il passaggio delle quote e quelli impegnati nell’Opa, l’operazione Roma è costata finora oltre 600 milioni. La Roma ha anche necessità di aumentare i ricavi: New Balance sicuramente non sarà più lo sponsor tecnico del club e c’è già Adidas in pole position. Altri sponsor sono pronti ad entrare, spinti anche dal boom della Conference e dall’effetto Dybala, con l’obiettivo di crescere oltre che sportivamente (decisivo sarà l’ingresso in ) anche dal punto di vista commerciale. E poi c’è la partnership con Fendi che vestirà i giallorossi a Roma e nel mondo. Per quanto riguarda lo stadio, altro aspetto fondamentale del piano di sviluppo dei Friedkin: il club ha trovato un accordo con il Comune, ufficializzato nelle scorse settimane, per l’area di Pietralata. L’obiettivo è averlo nel 2026, al massimo un anno dopo per i 100 anni del club.

(gazzetta.it)

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