08/07/2022 07:49
L'ufficializzazione dell'area di Pietralata come quella che ospiterà il nuovo stadio della Roma è stata in qualche modo emozionante. Nel giorno in cui il club metteva a disposizione dei visitatori del museo dell'Olimpico la coppa della Conference League, tutto è parso quasi un passaggio di consegne tra la vecchia "casa" giallorossa e la dimora che prenderà il suo posto nel 2026. Si parla di un investimento da parte dei Friedkin che sarà attorno ai 450-500 milioni per un impianto che sarà da 65 mila posti (non 47 mila come il vecchio progetto di Tor di Valle)
Com'è noto, i Friedkin non hanno mai avuto l'intenzione di costruire un business park destinato agli affari, ma nella zona, oltre a due ponti ciclopedonali, saranno previsti dei negozi e aree verdi, tutto all'insegna della sostenibilità ecologica L'area, d'altronde, è molto vasta, visto che si tratta dell'ex Sistema Direzionale Orientale (Sdo), vecchia idea risalente agli anni Cinquanta e per cui vennero fatti anche espropri finalizzati. Come spesso accade, non se n'è fatto nulla, ma i circa 800 ettari adesso saranno valorizzati al meglio. Anche per questo il feeling che si respira fra amministrazione e club è forte. La nota congiunta parla di «grande soddisfazione per il clima di collaborazione», ma con una chiosa chiara: «Comune e As Roma condividono il fatto che il nuovo stadio dovrà rappresentare un volano per la riqualificazione sostenibile e senza aggravi urbanistici del quartiere Pietralata e, più in generale, per lo sviluppo della capitale». Per questo, da Parigi, il sindaco Gualtieri dice: «Abbiamo lavorato con grande intensità e grande riservatezza, la nostra politica è stata "prima i fatti, poi gli annunci". Ora aspettiamo che la Roma presenti il suo progetto, che noi valuteremo»
(Gasport)