Lei era un po’ giallorosso anche quando vestiva il bianconero, no?
"Dovevo venire alla Roma subito, poi il presidente Viola non poteva pagare la federazione polacca e Agnelli mi portò alla Juventus"
25/08/2022 09:43
IL MESSAGGERO - Tre anni a Torino, trentasette a Roma. Zibi Boniek, ex di entrambe le squadre, ha rilasciato un'intervista in vista del big match di sabato tra Juventus e Roma. Le sue parole:
Dove pende la bilancia?
“Beh, sono sicuramente più romanista"
Lei era un po’ giallorosso anche quando vestiva il bianconero, no?
"Dovevo venire alla Roma subito, poi il presidente Viola non poteva pagare la federazione polacca e Agnelli mi portò alla Juventus"
Indichi una partita che ha vissuto e che non dimentica.
"L’anno della rincorsa con la Roma. quando vincemmo tre a zero all’Olimpico con i gol di Graziani, Pruzzo e Cerezo. Una giornata bellissima, stadio fantastico. quella Roma era uno spot per il calcio. Peccato lo scudetto poi sia sfuggito per un niente. Poi ricordo anche quel 2-2 di Torino con la rovesciata di Pruzzo."
Che le viene in mente ripensando a Agnelli e Boniperti?
Che avevano grandi attenzioni per il presidente Viola. Timore. rispetto, davanti c’era un avversario con idee forti e la Juve in quei tempi era l’emblema del potere tecnico, economico, politico. Lo scudetto della Roma creava problemi, quello del Verona no.
E di Viola?
"Un padre padrone. Faceva tutto, era un abile dirigente, concreto, furbo. Abitavo vicino a lui, spesso lo incontravo anche fuori dai campo. Persona gradevole, così come la moglie Flora."
Scelga un giocatore della Juve?
"Platini."
Più forte di Falcao?
"Non c’e paragone."
Il prossimo Juve-Roma è sfida scudetto?
"È una grande partita, tra due ambiziose. La Roma è una squadra, molto coraggiosa. Se la Juve perde potrebbe aprirsi una crisi."
Ci saranno tanti assenti, peccato.
"Lamentarsi è la scusa dei deboli."
Non sarà facile sostituire questo Zaniolo.
"Mou troverà maggiore equilibrio, non dovendo per forza avere il pallino del gioco, magari potrà sfruttare meglio le verticalizzazioni in velocità. Senza Nicolò, la formazione è pronta: Pellegrini dietro Dybala e Abraham e Matic-Cristante in mezzo."
Veniamo a Dybala, sarà la sua partita.
"In queste due gare gli è mancato il gol, ma non lo vedo ancora al top della condizione. Ogni fine azione ha le mani sui fianchi, serve un po’ di tempo, ma ha grandi qualità. La Roma ha bisogno del miglior Dybala."
La sua griglia scudetto?
"Milan, Inter: su tutte, poi Roma, Juve e Napoli che giocano per i due posti in Champions."
Quindi ha ragione Mourinho: la squadra non è da titolo?
"Non lo so, tutto può accadere, ma da questa Roma mi aspetto come minimo il quarto posto."