03/08/2022 08:00
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Se ne parla, ma forse non si è capita fino in fondo la portata di quello che sta succedendo. Nessuno come la Roma in Italia ha già riempito il suo stadio in vista del campionato che sta per ripartire: con 36.500 abbonamenti acquistati dai tifosi, se si calcola la capienza massima dell’Olimpico attuale (64mila spettatori circa)è già occupato il 56% dei seggiolini disponibili. Una percentuale maggiore rispetto alle milanesi, che hanno venduto rispettivamente circa 41.000 (Inter) e 40.000 (Milan) abbonamenti, ma in uno stadio come San Siro capace di ospitare 75mila spettatori. La percentuale di riempimento per i nerazzurri è del 54 %,quella dei rossoneri del 53%. Se si esclude il caso particolare dell’Atalanta, che nel suo piccolo stadio ancora in via di rinnovamento e con 21.300 posti vendibili, ne ha già occupati il 60% circa grazie alle 12.700 tessere sottoscritte, la Roma è quindi la società italiana con meno seggiolini liberi in relazione alla capienza del suo impianto. Quasi il doppio degli abbonati dei rivali cittadini laziali (20.400 il dato aggiornato ieri), il numero più alto raggiunto nell’era post-Calciopoli, rafforzato dalla vendita dei biglietti singoli partita a ritmi serrati per le prime partite casalinghe della stagione. Sono già oltre 150 mila le presenze garantite all’Olimpico per la gara contro lo Shakhtar di domenica ele sfide di campionato contro Cremonese(22agosto)e Monza (30 agosto). I tagliandi venduti per l’ultima amichevole estiva, preceduta dalla presentazione ufficiale ai tifosi di Dybala e compagni, sono infatti già quasi 54mila, che si sommano ai 53.500 spettatori sicuri per la Cremonese e i 51.000 per il Monza. Facile prevedere che per tutte e tre le gare si tocchino o addirittura superino i 60mila spettatori, con possibile sold out dell’Olimpico come registrato in tutte le ultime partite della scorsa stagione. La media-record di presenze nell’impianto ristrutturato per Italia’90 è quella dell’annata del terzo scudetto romanista: nel 2000-01 i paganti medi furono infatti 59.402. Un primato che può essere avvicinato se non oltrepassato nella seconda stagione di Mourinho. L’uomo che ha riacceso i sogni e la passione del popolo giallorosso. Il suo arrivo è coinciso con la fine delle restrizioni per la pandemia e una voglia matta di seguire gli eventi dal vivo che si può notare in tutto il mondo. Se a questo si aggiunge la politica dei prezzi applicata dalla società di Friedkin, ecco che riempire l’Olimpico di giallorosso è tornata una consuetudine dopo anni complicati. Gli oltre10mila tifosi che hanno assistito alla presentazione di Dybala all’Eur sono solo un assaggio. La Roma punta anche a monetizzare questa passione e, come era naturale aspettarsi, i prezzi dei biglietti singoli non sono più quelli stracciati della scorsa stagione. Per le prime gare un posto in CurvaNord costa 26 euro, uno in Sud rivenduto dagli abbonati (chi ha preso la tessera Plus può farlo in ogni partita) è acquistabile a 35 euro, i Distinti sono a 39euro,le tribune vanno da 32 a 89euro. Prezzi che nei big match saranno più alti, mentre è da escludere una riapertura della campagna abbonamenti. Intanto nei prossimi giorni verrà presentata la seconda maglia bianca, già pronta e venduta erroneamente in anticipo da uno store. Il club è al lavoro per stampare sul retro della divisa e sulla manica due nuovi sponsor. Novità sono attese nelle prossime settimane.