01/09/2022 08:24
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Ha imparato a subire pochi gol da mesi. Se adesso inizia a segnarne qualcuno in più, la questione si fa interessante. Dopo aver realizzato una rete a partita nei primi match, martedì sera contro il Monza la Roma ha infilato tre volte la porta avversaria. La classe di Dybala, la forza fisica e la generosità di Abraham, un altro corner perfetto di Pellegrini che ha portato al gol di Ibañez: in una sera i giallorossi hanno sprigionato tutto il loro potenziale regalandosi la vetta della classifica. Che adesso conta poco, considerando anche il livello modesto delle avversarie affrontate fin qui a parte la Juventus, ma fa tanto morale. Era dal campionato 2014/15 che la Roma non partiva così bene, l’entusiasmo dei tifosi che hanno riempito tutti i posti dell’Olimpico nelle ultime nove partite è stato ripagato dalla squadra. Ora si parte per tre viaggi in fila: le trasferte di Udine ed Empoli per dimostrare di valere davvero il vertice, in mezzo la gara in casa del Ludogorets per indirizzare subito il cammino europeo. Mourinho si fida sempre più della sua squadra, a cui aveva già insegnato come difendersi: considerando le ultime quindici gare ufficiali della scorsa stagione, sommate alle quattro di quest’anno, i giallorossi hanno incassato 12 gol in 19 partite, tenendo la porta inviolata ben 10 volte. Adesso la Roma deve imparare a concretizzare meglio le occasioni che crea per segnare, sperando che la partita col Monza sia stato un inizio in tal senso. L’unico neo dell’avvio di stagione sono gli infortuni. E se negli incidenti traumatici di Wijnaldum e Zaniolo c’è una grande componente di cattiva sorte, gli stop muscolari di El Shaarawy e Kumbulla fanno scattare un campanello d’allarme. Gli esami a cui si sono sottoposti ieri hanno confermato per entrambi una lesione: al muscolo psoas della coscia sinistra per il Faraone, al bicipite femorale sinistro per Kumbulla. L’edema ancora presente non ha consentito di stabilire il grado delle rispettive lesioni, ma secondo la prima valutazione dei medici i due giocatori potranno rientrare a inizio ottobre, subito dopo la sosta del campionato. Salteranno quindi almeno tre gare di campionato e due di Europa League. Mourinho si ritrova così a gestire un primo periodo di emergenza e avrebbe gradito l’arrivo di un altro difensore, «ma non ho il coraggio di chiederlo alla società» ha spiegato il tecnico consapevole dei paletti economici da rispettare. Aggiungendo che «sembra che il Fair Play Finanziario valga solo per noi e per altri club no». Un messaggio politico dell’allenatore e rivolto alla Uefa, che spesso in passato ha dato l’idea di usare due pesi e due misure, consentendo ad esempio le spese folli delle società guidate dagli emiri, oppure chiudendo un occhio sulle plusvalenze «sospette» o sulle sponsorizzazioni «interne» utilizzate da alcuni club per aggirare il regolamento. La Roma è in attesa di firmare il nuovo settlement agreement con la Uefa, che dovrebbe prevedere dei limiti da rispettare nella composizione della lista per le coppe e una sanzione economica. Intanto il club di Friedkin è stato scelto dalla Uefa e dall’Eca come il primo che collaborerà al progetto «Football Sustainability Strategy 2030», un vasto programma per aiutare l’ambiente e favorire l’inclusione attraverso il calcio. E la Roma si è dimostrata già attiva in tal senso