05/09/2022 07:37
IL TEMPO (E.ZOTTI) - José Mourinho non cerca alibi ma si toglie qualche sassolino. Dopo i 4 gol incassati dall'Udinese il tecnico giallorosso non si attacca al possibile rigore non fischiato su Celik e ammette la superiorità degli uomini di Sottil: «Quando si perde 4-0 non si parla dell'arbitro, è una legge». Lo Special One ci tiene comunque a sottolineare che «quando abbiamo saputo che avrebbe arbitrato Maresca avevo avuto la sensazione che era l'arbitro con un profilo perfetto per una squadra che gioca in casa. Il primo giallo è andato all’artista della partita, però la responsabilità della sconfitta è mia. Anche l’anno scorso abbiamo sofferto qui, abbiamo giocato poco tempo con tante interruzioni. I ragazzini qui sono perfetti, mi piacerebbe avere questi raccattapalle nel mio stadio. Hanno fatto la loro partita, sono stati uguali a quello che sono loro, faccio i complimenti». Nonostante la batosta inaspettata, l'allenatore non si fascia la testa e guarda avanti: «Preferisco perdere una partita per 4-0 che quattro partite per 1-0. È dura per noi e per i tifosi, però ora pensiamo al prossimo allenamento e che giovedì un’altra partita. Andiamo avanti». Sul risultato invece pesano inevitabilmente il gol subito a inizio partita e gli errori di Karsdorp e Rui Patricio: «L’Udinese sa giocare questo tipo di partite. Non puoi giocare dietro, escono in contropiede, sanno gestire i tempi di gioco, i falli, sono gente molto fisica ed esperta. Se perdi i duelli sei già in difficoltà. Abbiamo preso gol per errori individuali, anche se nelle mie squadre sono comunque errori collettivi. Andiamo avanti, abbiamo 10 punti e siamo tutti lì, facciamo la nostra strada». Oggi la squadra tornerà ad allenarsi a Trigoria in vista del primo impegno in Europa League in casa del Ludogorets.