19/09/2022 08:08
José Mourinho torna ad attaccare gli arbitri. Questa volta l’obiettivo è Chiffi che non ha concesso un rigore a Nicolò Zaniolo al 40′: l’esterno entra in area, Demiral lo tira per i pantaloncini, lui non cade e prosegue l’azione. Un episodio chiave della partita che ha scatenato l’ira del portoghese: “Per me è rigore, perché il giocatore cerca di dare continuità all’azione. Se vogliamo fare i pagliacci che si buttano in piscina io lo dirò ai miei. Già ce ne sono tanti in questo campionato“. Al 57′ Zaniolo cade in area per una trattenuta di Okoli, Chiffi non fischia il fallo e scoppia la protesta. Intanto, l’Atalanta prova a far ripartire l’azione, ma José entra all’altezza della metà campo e la ferma. Volano insulti con Hateboer, Mourinho viene trattenuto dal team manager Cardini e riportato verso la panchina, poi l’arbitro estrae il cartellino rosso. Salterà almeno la gara contro l’Inter del 1° ottobre, ma gli epiteti successivi al cartellino potrebbero costargli più cari. La lite, forse caricata strumentalmente da Mourinho che poi va in tribuna e fa l’occhiolino alla telecamera, ha l’effetto di scuotere la squadra che nei successivi minuti è apparsa più propositiva: “Era la partita più facile da vincere in questa stagione. Nelle altre non abbiamo avuto così tanto controllo per 90 minuti. Purtroppo, non è arrivato il gol e per questo abbiamo perso. Non mi piacciono gli zero punti, ma mi piacciono il gioco e lo spirito. Abbiamo giocato con Monza e Cremonese all’Olimpico, questa è stata la partita più facile, per Smalling, Ibanez e Mancini. Ma il calcio è così”.
(Il Messaggero)