18/10/2022 07:28
Con il successo a Marassi contro la Sampdoria adesso la Roma è quarta e domenica ospita il Napoli con l’ambizione di giocarsi la grande sfida con le sue armi: la solidità, la compattezza, la capacità di individuare il momento in cui colpire. In campionato ha vinto sette partite, sei della quali di misura. Ecco il corto muso. La Roma ha l'enorme pregio di fare ciò che serve per ottenere le vittorie e dopo dieci giornate i giallorossi sono pienamente iscritti alla corsa Champions.
Ieri la Roma ha fatto il minimo sindacale per vincere e dopo il rigore, trasformato da Pellegrini e causato da un'ingenuità di Ferrari che si oppone con il braccio largo ad un cross di Abraham, i giallorossi si sono limitati a gestire la situazione provando a chiudere la gara e sprecando con Belotti e Zaniolo un paio di situazioni invitanti. Mourinho ha riproposto il 3-5-2 come a Siviglia con il doppio centravanti, Zaniolo è entrato nella ripresa al posto di Abraham e ha mostrato un paio di buone accelerazioni ma ha sprecato la palla del raddoppio. Pur non riuscendo a segnare il secondo gol, però, la Roma non ha corso alcun pericolo sia per la solidità dei suoi difensori sia per l'inconsistenza degli avversari.
La Sampdoria, invece, è tristemente ultima e ieri ha dato la sensazione di non sapere cosa fare. Il pubblico si è poi scatenato quando in tribuna è apparso l’ex presidente Ferrero, coperto di insulti.
(Gasport)