20/10/2022 08:18
GASPORT - A Napoli ci ha giocato e allenato, passandoci oltre dieci anni della vita. A Roma invece si è fermato solo due stagioni. E seppur in entrambi le città abbia vissuto qualche piccolo problema, Ottavio Bianchi ha vinto sia all’ombra del Vesuvio, sia nella Capitale. (...)
Come ha vissuto le piazze?
«Napoli pe rme è stata la vita,oltre che da calciatore e allenatore ci ho vissuto pure da dirigente. Dalla filosofia napoletana ho imparato umanamente molto: una lezione di vita, al di là dell’aspetto professionale. A Roma sono stato invece poco, ma in queidue anniho conosciutodue personemeravigliose:l’ingegner Viola e la moglie Flora. Il presidente era un grande dirigente»
(...)
E questa Roma la convince?
«Con un personaggio carismatico come Mourinho l’ambiente si è trasformato ed è carico. La Roma fa dinecessità virtù,haun gioco speculativo che in questo momento produce. Ma come bellezza mi sembra non ci sia paragone. Il calcio però spesso va oltre, si sa. Soprattutto in una partita singola».
Cosa deve fare Mou per fermare la cavalcata azzurra?
«Questo lo sa solo lui, che è chi deve analizzare la macchina per vincere il gran premio. Lui sa chi sta bene o se sarà meglio giocare di rimessa o pressare alti».
(...)
Per la Roma piùgrave l’assenza di Dybala o di Wijnaldum?
«Due perdite pesanti, ma io scelgo sempre Dybala.In Argentina me ne parlavano già quando era ancora in Serie B. A me sono piaciuti sempre i giocatori virtuosi, che sanno giocare al calcio. Basti pensare a Sivori o al più grande di tutti».
(....)