Il dispiacere era perché voleva andare in un grande club o perché si trattava della Roma?
"Perché si trattava della Roma. Quando nel 2017 mi cedette, ci rimasi male. In estate intravedevo la possibilità di tornare a casa: i romani sono molto legati alla propria città. Era come vincere una sfida personale, dimostrare che si erano sbagliati. Poi, per fortuna, è scattato qualcosa e ho imparato che si deve sempre andare al 100%".
Quanto è difficile avere pazienza?
"Tantissimo. Io poi vorrei avere tutto e subito. Ma adesso credo che sia stato meglio restare al Sassuolo. E poi sto giocando nel mio ruolo".
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