10/10/2022 10:11
La Roma supera senza brillare il Lecce per 2-1 - successo siglato da Smalling e Dybala - ma perde la Joya per infortunio. «Tre punti in più li festeggia pure la Roma, che vive però su equilibri sottilissimi», scrive Paolo Condò su "La Repubblica". «Infortuni, ma anche tanti equivoci. Il principale: doveva essere la stagione dei nuovi “Fab Four”, ma qui di favoloso finora c’è stato poco», il pensiero di Alessandro Catapano su "Il Messaggero" .
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
LA REPUBBLICA (P. CONDÒ)
[...] Tre punti in più li festeggia pure la Roma, che vive però su equilibri sottilissimi: ha subito gli stessi 9 gol di un anno fa, peggiorando da 16 a 12 alla voce reti segnate. Un dato sconcertante se pensiamo che l'acquisto di copertina, Paulo Dybala, ha fatto in pieno il suo dovere (5 gol). Ma il secondo marcatore è il difensore Smalling (3), non a caso sono stati loro due a siglare il (troppo) sudato successo sul Lecce in dieci. Abraham è in uno di quei periodi in cui non segnerebbe nemmeno con le mani, non ha ancora aggiunto nulla Belotti e soprattutto non accenna a sbloccarsi Zaniolo, che da inizio stagione ulta negli strappi offensivi ma fa disperare nelle scelte balistiche. Se Dybala dovesse mancare per un po', come ha paventato Mourinho in nottata, la Roma resterà in alto solo a patto che almeno un paio di questi nodi si sciolgano.
IL MESSAGGERO (A. CATAPANO)
La vittoria non illumina le zone d’ombra di questa Roma, fragile come il suo giocatore più forte, Paulo Dybala. Dopo nove giornate, l’argentino è il miglior marcatore della squadra (e varie altre cose), ma anche quello che si è già fermato per due problemi muscolari. Ieri, il suo sconforto in panchina con gli occhi lucidi, era lo sconforto di tutti i romanisti, e anche la preoccupazione, che questa stia diventando un’annata maledetta. Infortuni, ma anche tanti equivoci. Il principale: doveva essere la stagione dei nuovi “Fab Four”, ma qui di favoloso finora c’è stato poco. Le statistiche confermano: la Roma ha segnato 12 reti in nove partite, e solo 7 sono arrivate dagli attaccanti (5 Dybala, 2 Abraham). Il Napoli capolista ne ha realizzate 22, di cui 14 prodotte dal reparto offensivo. E’ incredibile, e al tempo stesso confortante, che tra le due squadre ci siano “solo” 4 punti di differenza. [...]
CORRIERE DELLO SPORT (I. ZAZZARONI)
La partita che, un po' a sorpresa, ha mostrato (o confermato) le qualità e i difetti della Roma, ora a diciannove punti, tre più della scorsa stagione. Parto dalle prime: le giocate di livello superiore, le intuizioni e le conclusioni di Dybala, che da straordinaria presenza sta per trasformarsi in pesantissima assenza; le soluzioni su palla inattiva rese irrinunciabili e sistematiche dai tempi e dai centimetri di Smalling, Ibañez, Mancini e anche Cristante; il piede educato e la visione periferica di Pellegrini; l'intraprendenza di Zalewski e Zaniolo, che purtroppo ha ancora più gamba che testa. E ora i difetti, i più visibili: l'amara condanna di Mourinho, costretto a mettere al centro della manovra Matic e Cristante, entrambi di passo troppo lento: nelle intenzioni non avrebbe voluto formare questa coppia, prediligendo un secondo centrocampista rapido [...].
Nonostante abbia vinto tanto e ovunque (Portogallo, Spagna, Inghilterra, Italia, Europa), per i più è "soltanto" uno strepitoso fenomeno mediatico e un gestore di campioni: non gli vengono riconosciute le doti tipiche del tattico. Le sue squadre non giocano bene, sento ripetere. Oppure, restando ai giorni nostri: la Roma è troppo lunga e butta via la palla. [...] Mou non è interessato al giudizio degli altri, si occupa e preoccupa degli aspetti sostanziali del suo lavoro, ovvero di una squadra imperfetta in mezzo e dietro. Non a caso per tutta l'estate ha sognato un giocatore come Guido Rodriguez, autore del primo gol del Betis all'Olimpico, e un centrale in più.