24/10/2022 10:49
In casa la Roma cade per mano del Napoli e della rete decisiva di Osimhen, che permette alla squadra di Spalletti di allungare sul Milan secondo. "Una partita non travolgente, ma solida, sicura, con un’impressione di superiorità netta. Nella Roma più che la classifica tramonta un’idea di gioco. Lo si aspetta da molto, resta sempre incompleto, insufficiente", scrive Mario Sconcerti del "Corriere della Sera". "La Roma non esce ridimensionata dalla sfida col Napoli - commenta Ivan Zazzaroni sul "Corriere dello Sport" - poiché è questa, tanto nel bene quanto nel male: ha affrontato una squadra che sta meglio e ha senz'altro di più".
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
LA REPUBBLICA (P. CONDÒ)
La terza vittoria esterna contro una grande - la Roma dopo la Lazio e il Milan - lancia il Napoli verso il titolo d'autunno, se così vogliamo chiamare la classifica delle prime 15 giornate, quella che avremo alla pausa mondiale. Mourinho ha fatto di tutto per incartare il match, consapevole che senza Dybala le chance di segnare della Roma si assottigliano fin quasi a zero: abituato a filare in leggerezza, il Napoli è stato così costretto a marciare in trincea con gli stivali pesanti. Poteva essere lo 0-0 tifato da tutti lì dietro per raggruppare le otto squadre ormai allontanatesi, ma un colpo da maestro di Osimhen ha nuovamente dilatato le distanze. Il Napoli così continua a pedalare nel vento, inseguito da vicino dal solo Milan, e può godersi il rilancio del suo attaccante principe: perché la verità è che il brillante rendimento di Raspadori e Simeone ha caricato come una sveglia il nigeriano, tornato dai suoi malanni col veleno di chi vuole difendere la sua titolarità. E chi gliela tocca! [...]
CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)
C'è una nuova classifica anche se sempre dominata dal Napoli. La partita di Roma allontana Mourinho, la sua squadra non riesce a tirare una sola volta in porta. Il Napoli è sempre superiore anche giocando con calma e sbagliando spesso passaggi facili. Kvaratskhelia si vede poco, ma quello che serve lo fa Osimhen. Una partita non travolgente, ma solida, sicura, con un’impressione di superiorità netta. Nella Roma più che la classifica tramonta un’idea di gioco. Lo si aspetta da molto, resta sempre incompleto, insufficiente. Il Napoli ha vinto di squadra, avvolgendo una Roma preoccupata quasi solo di ubbidire agli ordini avuti. Ha più qualità di quel che mostra, ma parte sempre da un’idea difensiva di troppo. Infatti non segna, sono meno di 10 i gol su azione. Il Napoli regge ormai qualunque campo. E vince anche giocando meno bene del solito, che è poi il vero segno di essere vicini all’organizzazione perfetta. Non è comunque ancora il momento delle decisioni. Restano in gioco tutte le prime otto,
Juventus compresa. [...]CORRIERE DELLO SPORT (I. ZAZZARONI)
Anche la sofferenza ha un limite di tempo. Quella della Roma è durata un'ottantina di minuti, fino al gol quasi inevitabile di Osimhen che ha sbloccato, decidendola, una partita di strategia, una prova di controllo e concentrazione, di notevole attenzione difensiva: l'unico errore di Smalling è costato il punto alla squadra di Mourinho che fino a quel momento aveva giocato la gara che tutti si attendevano e che, almeno per il momento, è nelle sue corde. L'assenza di Dybala si è avvertita tanto quanto la presenza/assenza di Abraham che ha confermato di non essere uscito da un'impressionante crisi di rendimento.
La Roma - è di lei che mi occupo - non esce ridimensionata dalla sfida col Napoli poiché è questa, tanto nel bene quanto nel male: ha affrontato una squadra che sta meglio e ha senz'altro di più. [...] Non è casuale che dopo la rete di Osimhen la Roma si sia sciolta: aveva bruciato tutto quello che era entrato nelle gambe e nella testa, sfruttato i movimenti che aveva preparato in settimana per provare a ottenere il massimo da una sfida per certi versi impari. La Roma ha perso soltanto un punto perché ha fatto troppo poco per prenderne tre. [...]
IL GIORNALE (T. DAMASCELLI)
Il Napoli non si ferma nemmeno a Roma, le speranze di chi insegue sono state ridotte dal gol rabbioso di Osimhen, la squadra di
Spalletti ha saputo soffrire, il gruppo di Mourinho ha resistito ma senza Dybala e con Abraham e Belotti, comparse in attacco, ha denunciato i propri limiti. Partita aspra mal gestita da Irrati, altro fenomeno della categoria, nove ammoniti e un espulso non significa avere in mano la partita ma non leggere lo spirito di certe sfide; dicono di arbitrare all'inglese, dovrebbero frequentare la Premier e imparare. [...]LA STAMPA (G. GARANZINI)
Nu babbà. Servito in tavola da Oshimen, quando mancavano dieci minuti alla fine e la sensazione era che il controgioco di Mourinho l'avrebbe avuta patta, vinta no di sicuro, con il gioco di Spalletti. La Roma era entrata in area napoletana una volta sola, dopo pochi minuti, con Abraham: da lì in poi se n'era ben guardata. Il Napoli qualche palla gol nella ripresa l'aveva comunque costruita, anche se non nella consueta quantità industriale: d'altra parte non è facile quando dalla trequarti in avanti devi districarti tra i pullman parcheggiati. Poi quel lampo improvviso, facciamo quel rombo di tuono và, alla maniera davvero di Giggirriva. A ribadire la sua attuale superiorità, frutto di un gioco di qualità superiore in cui chi gioca gioca, chi entra entra, fosse anche l'ultimo arrivato Gaetano che in uno spartito mandato a memoria sembra farla da corista ma senza rinunciare a provare l'acuto. Nu babbà. [...]