14/10/2022 07:35
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il canto del Gallo Belotti tiene sveglia (e in corsa) la Roma in Europa League. A Siviglia contro il Betis si chiude con un pareggio che qualifica gli spagnoli alla seconda fase, mentre i giallorossi si giocheranno tutto nelle ultime due sfide a Helsinki e in casa con il Ludogorets. Nella migliore delle ipotesi, ormai, si può inseguire il secondo posto che porta agli spareggi di febbraio con una delle «retrocesse» dalla Champions, tra le quali ci saranno molte big.
Restare padroni del proprio destino era l’obiettivo che si era prefissato Mourinho e in questo senso la missione è compiuta. Si spiegano così le scelte nel finale, tra cambi «conservativi» e gioco rallentato per portare a casa il primo pareggio nel girone (e il secondo in tutta la stagione), piuttosto che continuare ad attaccare rischiando una nuova beffa come successo nella sfida d’andata. Il tecnico romanista ha schierato in avvio la migliore formazione possibile contando le assenze di Dybala, degli altri infortunati a cui si è aggiunto in extremis Kumbulla e dello squalificato Zaniolo. Ridisegnata con un 3-5-2, la squadra ha tratto giovamento dalla posizione arretrata da mezzala di Pellegrini, con Belotti e Abraham titolari insieme dal 1’ per la prima volta in stagione. L’1-1 finale rispecchia l’andamento della gara e fa contenti tutti.
Il Betis ha dato la sensazione sin dall’inizio di accontentarsi del pari, Manuel Pellegrini ha tenuto diversi titolari in panchina, ma si è comunque ritrovato in vantaggio, molto casualmente. A conferma che quest’anno, spesso, alla Roma le cose girano storte, ecco il vantaggio spagnolo: scaturito da un errore banale di Spinazzola (in fotocopia con quello di Torino con la Juventus),un tiro di Canales, indirizzato da tutt’altra parte, è sbattuto addosso a Ibañez e ha spiazzato Rui Patricio, mentre a Belotti è stato annullato un gol per offside appena prima di rientrare negli spogliatoi.
La mossa di Mourinho nell’intervallo ha propiziato il pareggio. Camara al posto di Matic ha dato subito più dinamismo al centrocampo e un suo inserimento con assist a Belotti è valso il pareggio. L’assistente aveva annullato anche questo, ma dopo una lunga revisione al Var, in cui si è stabilito che il Gallo, toccando il pallone sul passaggio di Abraham, aveva rimesso in gioco l’africano, così l’arbitro ha convalidato il gol. A quel punto gli allenatori hanno iniziato a gestire il resto della sfida con i cambi. L’ingresso di Bove per Belotti ha trasmesso alla Roma un messaggio chiaro: bisognava difendere l’1-1. Detto, fatto, anche se nel finale El Shaarawy, appena entrato per Pellegrini, ha innescato Abraham che ha perso l’attimo in area, rinviando ancora l’appuntamento con la sua rinascita. Nota di merito a tutta la difesa, che ha retto bene contro l’attacco mobile del Betis. Ma adesso, se si vuole davvero proseguire il cammino in Europa, bisogna fare di più e vincere due partite per nulla scontate