30/10/2022 08:31
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il primo gol della stagione e uno sconto dalla Uefa. Sono gli obiettivi di inizio settimana per Nicolò Zaniolo, pronto a riprendersi il posto da titolare domani sera a Verona, aspettando poi l’esito del ricorso presentato dalla Roma per ridurre di un turno la squalifica in Europa League. Entro mercoledì è atteso il verdetto che determinerà se il talento romanista sarà a disposizione di Mourinho giovedì prossimo nella gara decisiva all’Olimpico contro il Ludogorets, intanto c’è bisogno di lui al Bentegodi. Una partita che mette nuova pressione sulle spalle della Roma, agganciata dalla Juventus e superata dall’Inter dopo gli anticipi di ieri. Zaniolo giocherà probabilmente al fianco di Abraham, rinfrancato dal gol e dalla prestazione incoraggiante di Helsinki. E adesso tocca a Nicolò, che non riesce a segnare dalla finale di Tirana disputata 158 giorni fa. Doveva essere il punto di ripartenza dopo il calvario degli infortuni, invece si è trasformato in una gioia immensa, ma isolata. Oltre al gol perduto, il contributo di Zaniolo sta mancando in assoluto negli ultimi metri, se si pensa che nelle nove partite che ha giocato sin qui ha servito un solo assist per il terzo gol di Belotti contro l’Helsinki all’Olimpico. Per il resto una lotta isolata contro l’astinenza e la sensazione di un ragazzo che continua a pensare troppo stesso in un solo modo nei metri decisivi del campo. Ma il suo talento non si discute e, a maggior ragione nel periodo di assenza di Dybala, Mourinho ha bisogno dei suoi strappi per vincere qualche partita in più. Dalle prestazioni passa anche il rinnovo di contratto. Le trattative fra Tiago Pinto e l’agente Claudio Vigorelli sono ripartite a settembre, con una distanza da colmare fra richiesta e offerta. Zaniolo chiede un ingaggio base da 4 milioni netti (più premi) che la Roma al momento non intende concedergli. La valutazione fatta a Trigoria è proprio basata sui numeri: sommando le 42 gare giocate la scorsa stagione dal ragazzo alle 9 di quest’anno, le reti segnate sono 8, gli assist 10. Troppo poco, secondo i dirigenti romanisti, per garantirgli uno stipendio in linea con quello di Abraham (che al lordo costa meno grazie al Decreto Crescita) e capitan Pellegrini. La sensazione è che le parti metteranno un punto a dicembre: o si trova un’intesa a metà strada entro fine anno, oppure se ne riparlerà in estate, quando Zaniolo sarà arrivato a un anno dalla scadenza e capirà se c’è qualche club seriamente intenzionato a puntare su di lui. Non solo con le chiacchiere.