Candela: "La Roma che vorrei deve osare molto di più"

13/11/2022 08:13

LA REPUBBLICA - Vincent Candela, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato un'intervista in esclusiva al quotidiano e, tra i vari temi trattati, si è ovviamente soffermato sul momento dei giallorossi e sulla sua esperienza nella Capitale. Le sue dichiarazioni.

Il calcio e la Roma rimangono il suo grande amore. Si aspettava il ko al derby?
"No, sinceramente no. Ero allo stadio, è una partita che senza errori finisce 0-0. Purtroppo abbiamo regalato il gol, però mi aspetto di vedere più occasioni, invece ho visto pochi tiri, troppi palloni orizzontali, nessuno che si prende il rischio o prova un dribbling. Ma vorrei dire una cosa su Ibanez…".

Prego…
"È vero, a volte perde un po’ di concentrazione. Ma io non ho dubbi: ha tutte le potenzialità per diventare uno dei più grandi difensori".

Che idea si è fatto della Roma? In città il dibattito è più che mai vivo sul gioco di Mourinho.
"[...] Si può fare meglio, però per avere un bel gioco devi avere anche grandi giocatori. Non esistono miracoli nel calcio. Dico anche che, senza gioco, non avrebbe vinto la Conference. Poi con gli infortuni diventa ancora più dura".

Se l’aspettava una Roma così dipendente da Dybala?
"Non si tratta di dipendenza. Quando giocavo io, con Zidane o con in campo, il pallone lo davi a loro. Parliamo di un giocatore con un livello tecnico e una velocità di pensiero superiore. Qui si vede che ha ritrovato la felicità e il feeling giusto. E quando manca un giocatore così, la squadra ne risente".

Cosa rappresenta nella vita di Vincent Candela?
" [...] Francesco è il mio capitano e lo sarà per sempre [...]".

A proposito di , pensa che un giorno avrà modo di chiarirsi con ?
"Perché no? Spero di sì, sarebbe un peccato perché si sono voluti bene, ma quando si sbaglia ci si deve sempre concedere un’altra opportunità. Hanno sbagliato tutti, ma solo loro sanno la verità".