16/11/2022 07:47
IL TEMPO (M. VITELLI) - L’Italia di Mancini cerca di non pensare più alla mancata qualificazione (la seconda consecutiva) allafase finale di un Campionato del Mondo e scende in campo stasera all’Air Albania Stadium di Tirana (diretta Rai Uno ore 20.45) per disputare la prima di due amichevoli, l’altra gara è in programma in Austria domenica sera. Contro la Nazionale guidata in panchina dall’ex-Lazio Edy Reja, gli Azzurri cercano soluzioni, idee e certezze per programmare al meglio il futuro. Nei tre precedenti trale due rappresentative nazionali sono arrivate altrettante vittorie italiane, con l’ultima che risale al 2018, quando a decidere la partita fu un gol di Candreva. Orfano di diversi giocatori, il ct Roberto Mancini deve necessariamente fare di necessità virtù. L’emergenza, ma anche la voglia di avere nuova linfa, spinge così l’allenatore di Jesi a puntare sulla linea verde. E tra i convocati, infatti, ci sono tanti giovani e giovanissimi. L’ultimo ad essere chiamato, un po’ a sorpresa, è stato Simone Pafundi, sedicenne in forza all’Udinese. Con tutti gli occhi del mondo puntati sul Qatar, difficile comunque far finta di niente. E così, in una breve intervista pubblicata sul sito ufficiale della Figc, Mancini torna sullo scottante argomento. «Con la Macedonia è stata una partita assurda che capita una volta ogni cento anni – dice – e purtroppo è capitata a noi. Dobbiamo accettarlo». La Nazionale che ci ha buttatofuori dalMondiale la ritroveremo nel girone di qualificazione al prossimoCampionato d’Europa. «Sembra che affrontarla sia il nostro destino – continua – abbiamo un girone abbastanza duro, anche se credo che di facili non ce ne siano. Giocheremo con l’Inghilterra alla prima giornata, ci sarà da lottare». C’è tempo anche per un passaggio su Zaniolo, che potrebbe tornare in campo a Tirana, dove segnò il gol che valse alla Roma la conquista della Conference League. «In Nazionale non ha mai avuto problemi comportamentali – dice il ct – ha doti incredibili ed è un potenziale campione». Questa sera Mancini tocca quota cinquantasei panchine da allenatore della Nazionale italiana, come Marcello Lippi e Cesare Prandelli. «Mi fa piacere raggiungere sia Marcello che Cesare - conclude Mancini - speriamo di farne di più, anche se per arrivare a Bearzot e Pozzo (88 panchine il primo, 95 il secondo, ndr) mi sembra abbastanza lunga». Probabile formazione (diretta Rai1 alle 20.45), modulo 4-4-3: Donnarumma; Scalvini, Bonucci, Bastoni; Di Lorenzo, Verratti, Tonali, Dimarco; Zaniolo, Raspaodori, Grifo.