Trionfo giallorosso

06/11/2022 10:03

IL TEMPO (M .VITELLI) - Super Roma in Supercoppa, ed arriva il secondo trofeo della storia. L’As Roma femminile di Alessandro Spugna fa l’impresa battendo 5-4 la dopo i rigori e conquista la Supercoppa italiana. Una vittoria strameritata per la determinazione, la grinta, l’abnegazione e la qualità messe in campo, ma anche sofferta, per l’elevato spessore dell’avversaria.

Al Tardini di Parma, la Roma inizia col piglio giusto dimostrando di non aver paura e al 19’ minuto passa in vantaggio. Haavi serve Giacinti in area e l’ex-Milan è una killer, nulla da fare per Peyraud-Magnin. La prova a reagire, ma la Roma tiene e si va al riposo senza altre marcature da registrare. Dopo l’intervallo, però, le bianconere tornano in campo ancora più agguerrite e al 59’ Boattin pennella una punizione perfetta che rende vano il tentativo d’intervento di Ceasar. Quattro minuti dopo, brividi sulla schiena delle giallorosse, con Caruso che insacca e l’arbitro che annulla per offside. I minuti passano, parte la girandola delle sostituzioni: per la Roma fuori Serturini e Giacinti, dentro Glionna e Lazaro.

Il pareggio resta fino al 90’, grazie soprattutto a diversi interventi decisivi di Ceasar, e resiste pure ai tempi supplementari, così si va ai rigori. Le prime a sbagliare sono le giallorosse con Glionna, ma Ceasar è in serata di grazia e respinge il tiro di Girelli rimettendo le cose a posto. Quando Haavi insacca il rigore del 4-3 per la Roma, Ceasar si piazza tra i pali sapendo che un suo ennesimo miracolo regalerebbe lo storico successo alle capitoline. Davanti a lei c’è Cantore. La bianconera calcia bene, ma la rumena vola a mettere le mani sul pallone e sulla coppa.

Poi è solo delirio giallorosso. «Siamo stati forti a non mollare – dice mister Alessandro Spugna a fine gara – siamo riusciti a stare nella partita anche se non abbiamo avuto sempre il predominio». Poi un pensiero ai tiri dal dischetto, che sono sempre un rischio. «I rigori sono così, ci ha detto anche bene». Roma ha vinto, l’allenatore delle capitoline è felice. «Portare un trofeo qui è davvero molto bello - spiega - e il merito è di tutti. Questo poi è il primo titolo dell’era professionistica. Ora godiamoci il momento, poi subito testa alle prossime partite».

C’è spazio anche per raccontare un piccolo retroscena. «Prima della partita ho ricevuto messaggi da Mourinho e Tiago Pinto - conclude Spugna - che ci hanno fatto l’in bocca al lupo». Proprio lo Special One aveva inviato un videomessaggio destinato alle giallorosse anche a La7. «So che state facendo un lavoro fantastico e un bel campionato - le sue parole – però quando c’è una coppa sul tavolo è da prendere e portare a casa». Missione compiuta.