20/12/2022 07:40
A distanza di sedici anni dal 10 luglio 2006, la Coppa del Mondo è tornata a Roma. Il trofeo calcistico più importante del pianeta infatti è tornato sul suolo capitolino a bordo dell’aereo che ha riportato in patria l’Argentina di Messi. Giusto il tempo necessario per effettuare uno scalo tecnico presso l’aeroporto di Fiumicino, prima di proseguire la rotta verso Buenos Aires, attesa da un popolo in festa. La suggestione che aveva infiammato le ore che hanno preceduto l’atterraggio dell’aereo, proveniente da Doha, ha riguardato Papa Francesco, che si era definito tentato dall’idea di approfittare dello scalo tecnico per complimentarsi di persona con la sua nazionale. Ma l’incontro non è avvenuto.
Tra i protagonisti di un successo atteso 36 anni c’è Paulo Dybala. La Joya ha aiutato la sua Argentina a salire sul tetto del Mondo e, con la coppa sotto braccio, è rientrato per pochi minuti a Roma. «Mai provato una felicità simile» ha raccontato al suo entourage. Una felicità condivisa, passo dopo passo, con gli amici d’infanzia, con la sua Oriana ma soprattutto con la famiglia, che lo ha raggiunto in Qatar al gran completo per la finalissima. Dopo le festività natalizie, Dybala è atteso a Trigoria per tornare a rituffarsi con tutto l’entusiasmo del mondo nel pianeta Roma. José Mourinho non vede l’ora, con l’argentino in campo la Roma cambia volto, efficacia e potenzialità. A pochi giorni da Roma-Bologna del 4 gennaio, lo Special One studierà un percorso ad hoc per farlo arrivare al meglio alla sfida dell’Olimpico.
(La Repubblica)