17/01/2023 07:46
Alla fine, quando si parla di Roma e della Roma, gira tutto intorno al numero 10. Quello di Totti. Quello che Dybala — per umiltà e per ragioni di sfruttamento del suo marchio — non ha raccolto per tenere il suo 21. Quello dei gol che la Joya ha segnato in questa sua prima stagione in maglia giallorossa: 7 in campionato, 2 in Europa League e uno in Coppa Italia. Di tutti uno solo è stato ininfluente sul risultato: quello contro il Betis Siviglia. (...) Accolto come un imperatore, presentato al Colosseo Quadrato dell'Eur, coccolato da Mourinho («Per lui la palla è sempre rotonda, per altri è quadrata»), leader in campo e fuori. In più —
particolare importante in un calcio come quello italiano, descritto all'estero come brutto, sporco e cattivo — Dybala è la faccia pulita del gioco. Alla classe pura che dimostra in campo abbina sempre un comportamento esemplare fuori. (...) La coppia Roma-Dybala, insomma, sembra perfetta. Ma poiché a questo mondo la perfezione non esiste, c'è nel suo contratto una clausola rescissoria da 20 milioni: è sicura per l'estero, lo staff dirigenziale della Roma nega sia valida anche per l'Italia. In ogni caso, può essere neutralizzata con l'aumento dell'ingaggio del giocatore da 4,2 milioni netti (più bonus) a 6 milioni a stagione e con il prolungamento di un anno, fino al 2026. Il generai manager giallorosso Tiago Pinto ci sta già lavorando. Mourinho considera Dybala imprescindibile per la crescita del club. (...) Visto che Dybala a Roma è rinato e si trova benissimo anche per la vita privata, il lieto fine sembra inevitabile. Certo, la Roma deve abbassare il suo monte ingaggi ma il risparmio non va certo fatto sullo stipendio del suo giocatore migliore che, con le sue prestazioni, si ripaga da solo.
(corsera)