18/01/2023 07:54
IL TEMPO (L. PES) - I numeri non mentono mai. E se l’attacco della squadra di Mourinho, per stessa ammissione del tecnico, potrebbe essere più performante (è l’ottavo assieme a Bologna e Salernitana), la difesa resta il fiore all’occhiello dei giallorossi. Una caratteristica che la Roma conserva dalla seconda parte della scorsa stagione, quando dopo il cambio modulo di fine autunno, l’attitudine nella fase difensiva è totalmente cambiata. Pur con tutti i limiti degli interpreti che compongono il terzetto difensivo (denunciati in maniera esplicita da Mou soltanto pochi giorni fa), la Roma, ormai da mesi, concede agli avversari poco o nulla. Forte la tentazione, nella testa dello Special One, di tornare alla difesa a quattro, soprattutto dopo lo stop per il Mondiale. Qualche esperimento tra Giappone e Portogallo lasciava pensare ad un cambio modulo nel nuovo anno, ma alla ripresa del campionato i giallorossi si sono ripresentatati con il solito schieramento. Troppo importante ed evidente la confidenza dei difensori centrali nel giocare a tre, elemento che ha portato il tecnico ad accantonare qualsiasi tipo di aggiustamento tattico. Soltanto in quattro occasioni nelle prime 18 giornate di campionato la Roma ha lasciato agli avversari più di 1 Expected Goal Concesso (xGA): nei match contro Udinese, Empoli, Sassuolo e Milan. A dimostrazione di una solidità complessiva che rende inefficaci le minacce offensive delle squadre affrontate di partita in partita. Certamente non sono solo le caratteristiche dei singoli a rendere così impenetrabile la retroguardia della Roma, ma un sistema collaudato che difficilmente espone la squadra a rischi concreti di subire reti. Un’eccezione, però, non può esser fatta per Chris Smalling, leader indiscusso del reparto e tra i migliori per rendimento dell’intera Serie A. L’inglese, facilitato più di ogni altro dalla scelta del modulo, è uno dei calciatori da cui la squadra non può prescindere, e Mourinho lo sa. La situazione contrattuale, simile a quella che sette mesi fa vide protagonista Mkhitaryan (anche per la presenza dell’Inter sul giocatore), non rende affatto sereno il tecnico portoghese. Dopo l’incontro della scorsa settimana a Trigoria tra l’agente e Tiago Pinto, Chris riflette sulla proposta dei giallorossi, che offrono un biennale a cifre leggermente più basse rispetto a quelle percepite attualmente. Smalling a Roma sta bene, ma l’offerta dell’Inter lo lusinga, e vuole prendersi del tempo anche per capire le prospettive future dalle parti di Trigoria. Nel frattempo, mentre la squadra riprenderà gli allenamenti questa mattina in vista dello Spezia, nel pomeriggio di ieri, Tiago Pinto è volato a Milano per cercare di accelerare sulle uscite. Le più impellenti restano quelle di Karsdorp e Shomurodov. Con quest’ultimo pronto a sbarcare a Torino, se non fosse che l’offerta granata (prestito con diritto di riscatto) non soddisfa il general manager, che vorrebbe cedere l’attaccante uzbeko. Discorso simile per Karsdorp, anche l’olandese è destinato a partire a titolo definitivo, ma le alte richieste della Roma e uno stipendio da top player frenano ogni tipo di trattativa.