21/01/2023 10:37
Punita per slealtà. 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e l'inibizione per gli 11 dirigenti della Juventus coinvolti: questa la sentenza della Corte d'Appello della FIGC, che ha inasprito l'iniziale richiesta della procura federale di 9 punti. La società bianconera è risultata l'unica colpevole a fronte dell'assoluzione degli altri 8 club coinvolti. "La pena deve essere afflittiva, la Juventus deve finire ora dietro la Roma e fuori dalla zona delle Coppe Europee", le dichiarazioni pronunciate nel pomeriggio dal procuratore federale Chinè. La Vecchia Signora si era difesa sostenendo di essere stata assolta in due occasioni per la medesima condotta e che "nessuno degli elementi valorizzati dalla procura federale dimostra l'esistenza di una artificiosa sopravvalutazione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori alle predette operazioni, con ciò rendendosi piena infondatezza dell'odierno ricorso". Questa linea però non ha convinto la Corte d'Appello. Inoltre Andrea Agnelli, Fabio Paratici e Federico Cherubini sono stati inibiti a livello UEFA e FIFA rispettivamente per 24, 30 e 16 mesi.
Con il -15 inflitto, la Juventus scende al decimo posto in classifica e ora la zona Champions League dista 12 lunghezze. Entro 10 giorni usciranno le motivazioni della sentenza.
(corsera)