30/01/2023 08:26
La Roma perde a Napoli ma esce dal Maradona rafforzata nello spirito e nella convinzione di essersela giocata, per lunghi tratti, alla pari con la squadra più forte d'Italia. La Roma torna da Napoli con zero punti e il sesto posto in classifica, a sole 3 lunghezze di distanza dal secondo posto occupato dall'Inter. E il volto disteso di José Mourinho a fine gara racconta la soddisfazione per la prestazione convincente dei suoi calciatori: «Ci sono delle partite che tu perdi ma dalle quali esci più fiducioso di prima. Siamo stati la squadra che ha fatto soffrire di più il Napoli. Abbiamo giocato bene fin dal primo minuto. Una piccola difficoltà l'abbiamo avuta solo per dieci minuti dopo l'ingiustizia del gol bellissimo di Osimhen. Poi la squadra è sempre stata in controllo. Il calcio è ingiusto e capita di perdere senza meritare. E oggi meritavamo di vincere». Una partita risolta da Simeone, ma indirizzata ancora una volta da Osimhen.
Per la Roma è arrivata una sconfitta dal sapore amaro, ma che lascia fiducioso il portoghese: «Oggi faccia triste, ma anima piena. E l'appuntamento è mercoledì all'Olimpico per la Coppa Italia». Senza Zaniolo, liquidato ancora una volta da Mou: «No, non credo rientrerà con noi. Voglio gente disponibile a stare con noi. Se non stai bene in famiglia, devi andare via e trovare una soluzione».
Lunghi abbracci con Spalletti a inizio partita e anche a fine gara. L'allenatore portoghese svela un retroscena: «L'ho ringraziato per il regalo di compleanno che mi ha fatto, fa sempre piacere riceverlo da un collega. E ripeto quello che ho detto prima della partita, quest'anno sono sotto la stella dei Campioni».
E proprio dal Maradona esce una Roma sconfitta ma ormai ricca di una consapevolezza diversa: «Lo scorso anno in questi grandi stadi giocavamo bloccati tatticamente e mentalmente. Adesso arriviamo con una grande mentalità e questo mi rende orgoglioso. Ho sempre detto che la nostra squadra con una partita a settimana è una buona squadra. Adesso dobbiamo guardare il calendario e convincerci che possiamo fare bene. Ora arrivano le difficoltà delle tre partite a settimana. Ma siamo pronti».
Con un'infermeria da controllare: «Lorenzo Pellegrini non si allena da due settimane con la squadra. Ha fatto un sacrificio per giocare, ma in questo momento non è al top della condizione. Matic e Mancini hanno fatto una grande partita, ma hanno interpretato tutti benissimo la gara che avevamo studiato. Rido perché ho chiuso con tre bambini (Bove, Tahirovic e Volpato, ndr) in campo».
Carezze anche per Abraham su cui domani ci saranno gli accertamenti dopo l'infortunio alla coscia: «Non lo so se è infortunato, spero di no». il commento finale di Mourinho. La squadra c'è: lo dimostra anche la foto postata su Instagram dopo la sconfitta dalla Roma. Abbracci nello spogliatoio del Maradona e facce concentrate. Un messaggio indirizzato soprattutto a Nicolò Zaniolo.
(La Repubblica)