Tornano liberi due ultras giallorossi

11/01/2023 07:54

IL TEMPO - Tornano liberi i due tifosi romanisti, Emiliano Bigi e Filippo Lombardi, arrestati dalla Digos con l'accusa di aver preso parte agli scontri avvenuti intorno alle 13 di domenica 8 gennaio sulla Al nell'autogrill Badia al Pino, in provincia di Arezzo. Per i due, difesi dall'avvocato Marco Bottaro, il giudice non ha convalidato l'arresto non riconoscendo «la necessità e l'urgenza» per la cosiddetta flagranza differita. La procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere con l'accusa di rissa aggravata. Nel corso dell'udienza Bigi ha spiegato che il coltello a serramanico che gli era stato sequestrato durante la perquisizione di lunedì, a Roma, era usato per il mestiere di idraulico. «Stavo lavorando - si è difeso in aula durante una breve dichiarazione spontanea - il coltello lo porto con me per lavorare». Gli atti del procedimento a carico dei due saranno ora trasferiti ad Arezzo.

Obbligo di firma presso la polizia giudiziaria della Capitale e obbligo di dimora a Roma: è questa invece l'ordinanza emessa ieri sera, dopo circa due ore e mezzo di camera di consiglio, dal giudice del Tribunale di Arezzo, Elena Pisto, nei confronti di Martino Di Tosto, il 43enne, ultrà romanista ferito durante gli scontri. Il pubblico ministero aveva chiesto gli arresti domiciliari. Il giudice ha convalidato l'arresto e ha scarcerato l'imputato. Di Tosto, dopo le cure, era stato arrestato per rissa aggravata e trattenuto dalla polizia. Durante l'udienza, iniziata alle 15:20, Di Tosto si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 43enne ultrà romano era già stato coinvolto nel 2013 in una sassaiola al pullman dell' Hellas Verona.

«Prendo l'impegno, che voglio condividere con i vertici di Federazione e Lega Calcio, di una linea di rigore che sia condivisa non solo quando c'è l'emotività dell'episodio avvenuto a caldo. Darò indicazione all'Osservatorio sulle manifestazioni sportive perché ci sia una impostazione di massima precauzione», ha assicurato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.