30/01/2023 08:31
Saranno domeniche alle quali Nicolò Zaniolo dovrà abituarsi. A casa, a guardare i compagni. La Roma e José Mourinho cosa ne sarà di lui lo hanno già deciso. Fuori dal progetto tecnico fino a nuovo ordine.
Sabato e domenica il calciatore si è presentato a Trigoria per allenarsi individualmente insieme ad un preparatore messo a disposizione della società. Una direzione che probabilmente verrà messa in atto anche nei prossimi giorni, in attesa di capire quali e quanto pesanti saranno le sanzioni disciplinari da applicare. Senza nessun salvagente finale dal calciomercato.
Le scuse sarebbero un primo passo. Almeno nei confronti dei tifosi. Il tribunale del romanismo social ha espresso la sua severissima sentenza: «In tribuna fino a fine contratto». A due passi dal Colosseo è stato affisso uno striscione dai toni durissimi: «Traditore m... senza onore». A Trigoria invece sono comparse diverse scritte sui muretti fuori dal centro sportivo, con messaggi pesanti rivolti al giocatore e a sua madre.
Il rifiuto di giocare con la Roma e quindi di vestire la maglia giallorossa è stato un tradimento imperdonabile. Alla maglia non si dice no. E Zaniolo lo ha fatto tre volte per inseguire il proprio tornaconto. Abbandonato dai tifosi, da Mourinho e dalla società. «Il suo rifiuto ci mette in difficoltà», economica e tecnica, ha ammesso il general manager giallorosso Tiago Pinto prima del fischio d'inizio di Napoli-Roma al Maradona. Ma «gli interessi della Roma vengono sopra a tutto».
(La Repubblica)