11/02/2023 09:27
Con l'approvazione in Giunta della delibera di pubblico interesse, la partita per lo Stadio della Roma sembra essere davvero in discesa. La palla passerà all'Assemblea Capitolina per l'ok definitivo, dopodiché la Roma presenterà il progetto finale per andare alla conferenza dei servizi decisoria.
Si tratta di un investimento privato da 600 milioni di euro che spalanca orizzonti internazionali piuttosto interessanti per il nostro calcio. In caso di assegnazione dell'Europeo del 2032 all'Italia, infatti, quello della Roma potrebbe essere scelto dalla Figc come sede della finale. La capienza prevista di 55 mila è estendibile a 62 mila proprio per rispondere alle richieste Uefa in merito all'organizzazione di grandi manifestazioni.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ieri ha fatto i «complimenti a Comune e Roma, perché in poco tempo si è arrivati a una delibera imprescindibile». Agli scettici, che ricordano come questo primo passaggio formale ci fu pure con lo stadio a Tor di Valle, Malagò ha risposto che «a differenza delle amministrazioni precedenti, con questo attestato penso si andrà a dama».
Anche Alessandro Onorato, l'assessore allo sport, ai grandi eventi, al turismo e alla moda, ha tenuto a rimarcare le differenze col passato: «Il nostro approccio è stato diverso rispetto ad altre amministrazioni precedenti. Gli stadi vogliamo farli, non parlarne. I fallimenti del passato hanno danneggiato la città e noi entro quest'anno vogliamo chiudere il progetto esecutivo e avviare i cantieri». Gli ottimisti puntano al 2027 - l'anno del centenario giallorosso - per l'inaugurazione.
(Corsport)