Tiago Pinto è nel futuro: "Pronti per la Champions. Zaniolo, che delusione"

09/02/2023 07:43

Tiago Pinto non cerca alibi per il presente, ma delinea un futuro affascinante, pur con i limiti della Uefa che a Mou stanno stretti. «Non ho dubbi che in 3-4 anni la Roma sarà più solida e avrà un potere diverso, però dobbiamo fare questo percorso con la Uefa e non c'è altro modo. Sono fiducioso del lavoro che stiamo svolgendo sul fronte del "Financial Fair Play". Grazie a ciò che fanno i Friedkin avremo una squadra competitiva in e che sceglierà chi vuole prendere, ma ora abbiamo dei paletti. In ogni caso, quando andrò via la Roma sarà in una situazione migliore».

Il rapporto con un personaggio ingombrante come Mourinho è la chiave di volta per presente e futuro. Lo Special One ha detto che a dicembre poteva andare via. «Eravamo consapevoli di quello che stava succedendo - dice Pinto - e ci ha fatto piacere che abbia voluto continuare. Significa che crede nel progetto». La vera domanda, però, è se Mourinho resterà in caso di mancata qualificazione in . «Facciamo i conti a fine stagione, non mi va di dire che al cento per cento succede una cosa se andiamo in o no, ci sono tante cose in mezzo». Ma l'addio di Mou, nonostante il contratto, resta possibile.

Quasi brutale, Pinto si dimostra quando parla di mercato. «Non sono soddisfatto. In tutte le altre conferenze ho sempre detto che la squadra era migliorata dopo il mercato, oggi non posso dire lo stesso. Sono andati via in tre (Vina, Shomurodov e Zaniolo)e ne sono entrati due (LlorenteSolbakken). Speriamo nel ritorno rapido di Wijnaldum». Sul placet di Mou agli acquisti, il gm spiega: «Mai abbiamo preso un calciatore senza la sua opinione. Certo, non è vero che Mou ha tutti i giocatori che vuole, ma non possiamo fare questo mercato. Comunque non ho nessuna paura di assumermi le responsabilità per tutti i giocatori che non hanno fatto bene. Vina e Shomurodov (nella foto, ndr) sono al cento per cento responsabilità mia».

Su Karsdorp Pinto dice: «L'interesse della Roma è più importante, a breve si capirà se sarà a disposizione». Il reintegro è a un passo. Smalling, invece, è artefice del proprio destino. «Abbiamo contatti con l'agente, ma non dipende solo da noi. Tutti hanno detto chiaramente che l'idea è continuare insieme, ma l'ultima parola del giocatore». Su , che ha il contratto in scadenza, è più criptico: «Sta facendo bene, su di lui toccherà a noi decidere». Come per Smalling, dipenderà dalla richiesta d'ingaggio.

Nel giorno in cui arriva l’ufficialità di Nicolò Zaniolo al Galatasaray, il g.m. Pinto rivela anche amarezza e non solo per il mancato sostituto («Non era Ziyech»). «Quando si arriva al momento di rifiutare la maglia della Roma, per la Roma è un qualcosa che va oltre qualsiasi trattativa. Quando si parla di rinnovo, c'è sempre una trattativa dietro, la richiesta del giocatore, ciò che vuole il club e il rendimento in campo. Anche io posso pensare che potrei guadagnare X soldi, sono molto bravo e voglio guadagnare X. Ma se vado via dalla Roma e vedo che solo Bournemouth e Galatasaray fanno offerte per me, o Tiago Pinto è scarso o qualcosa non va». In tarda serata è Nicolo però a salutare via social: «Onorato di aver indossato la maglia della Roma. Sarò eternamente grato».

(Gasport)