07/02/2023 09:26
Quella che doveva essere una trattativa tranquilla, quella tra Nicolò Zaniolo, la Roma e il Galatasaray, finisce per essere l'epilogo di una storia che nulla ha avuto di normale. Il terremoto che ha colpito Turchia e Siria ha rallentato le comunicazioni tra le parti, ma non ha fatto cambiare idea a Zaniolo né al Galatasaray. Il calciatore è pronto a volare nella giornata di oggi a Istanbul dove firmerà un contratto di 4 anni e mezzo a circa 3,5 milioni di euro più bonus, con una clausola rescissoria fissata a 35 milioni. La Roma è pronta a dare l'ok ad un'offerta di 22 milioni di euro bonus compresi e una percentuale sulla futura rivendita. Nonostante tutto, l'operazione s'ha da fare. E il tempo stringe. Per questo i due club hanno lavorato tutta la notte alla stesura dei documenti, a meno di 24 ore dalla chiusura del calciomercato in Turchia.
Nicolò Zaniolo ieri ha vissuto un'altra giornata di scelte sbagliate. Nel mezzo della mattinata non ha trovato di meglio da fare che postare su Instagram un selfie a torso nudo mostrando i muscoli. Con un tempismo e un pudore discutibili. Come il tatto di evitare certi atteggiamenti a poche ore da un viaggio in una terra devastata dal terremoto. Una presa di coscienza arrivata poche ore dopo. Prima con la cancellazione del post incriminato, poi con la solidarietà al popolo turco.
Sorrisi compiaciuti davanti al cellulare a dimostrazione della sua felicità nel buen retiro di La Spezia. Un atteggiamento che non è passato inosservato ai suoi - ormai - ex tifosi e agli uffici di Trigoria. Il calciatore si trova nella sua casa ligure per riposarsi e curare lo stress e la depressione. Una condizione documentata dal certificato medico presentato alla Roma lo scorso 31 gennaio e per la quale il club giallorosso ha disposto 10 giorni di riposo. Ma quanto mostrato su Instagram fa presupporre tutt'altro. Tutte inadempienze che vanno a riempire il faldone di Zaniolo che difficilmente verrà archiviato al momento della cessione in Turchia. In una guerra legale destinata ad accendersi nel prossimo futuro.
(La Repubblica)