La Roma si scopre indifesa. Striscioni per Mou, follia Kumbulla, Dybala non basta: è poker Sassuolo

13/03/2023 07:36

La (invero modesta) pañolada organizzata nel prepartita, l'urlo liberatorio del nome dell'allenatore portoghese - annunciato e apparso sul maxi-schermo -, gli striscioni a sostegno, il ruggire dello stadio a ogni fischio contrario, tutto ha fatto parte di una liturgia che però alla fine dei conti non è servita, visto che la squadra, a causa di un 3-4 edificato grazie alla doppietta di Laurienté, Zalewski, Berardi su rigore, Dybala, Pinamonti e Wijnaldum, è caduta in casa contro i neroverdi in piena forma. Il tutto in una gara da luna park, indirizzata anche dalla giusta espulsione di Kumbulla - corroborata da un penalty. Morale: domenica il derby con la Lazio sembra avere quasi il sapore dello spareggio.

È ovvio che la Roma sia stata penalizzata dalle assenze per infortunio e in chiave Coppa. Fuori gli infortunati Pellegrini, Belotti e Llorente, lo squalificato Cristante e i preservati Mancini (diffidato) e Dybala, che poi dovrà essere chiamato in causa, in avvio i giallorossi scelgono di spostare Ibanez a destra. In mezzo la regia tocca a Matic, che ha Bove come portatore d'acqua, mentre ad appoggiare Abraham tocca a Wijnaldum ed .

I giallorossi partono bene con Wijnaldum, stoppato da Consigli, e Abraham che manda fuori di poco. A quel punto, però, è il che sale in cattedra, con Berardi che comincia il suo duello con Rui Patricio. Fino al minuto 20' le fasce sono neroverdi, che hanno Laurienté abile ad anticipare tutti sia al 13' che al 18', dopo che prima Pinamonti e poi Berardi avevano costretto il portoghese a parare. L'uno-due scuote i giallorossi, che si buttano in avanti e si rendono pericolosi con Abraham ed , ma è Zalewski ad alimentare le speranze con un tiro sporco su cui Consigli appare un po' sorpreso. Ci sarebbe tutto per pensare a una ripresa equilibrata, quando al 46' un calcio di Kumbulla all'astuto Berardi porta la chiamata del Var: è rigore e rosso. E dopo il gol dello stesso Berardi, la partita cambia.

Mourinho, da lontano, ordina ai suoi un 3-4-2 d'assalto, che col passare dei minuti riempirà di baby e panchinari. Ma l'ingresso di Paulo Dybala al solito è una scossa elettrica, visto che dopo appena cinque minuti accorcia le distanze con un gioiello dal limite. La gestione palla del e la progressiva stanchezza giallorossa cominciano a far perdere colpi alle emozioni. Così tocca a Zalewski, al 30', impegnare Consigli dal limite, prima che Pinamonti, servito da Laurienté, non chiuda i giochi con un morbido sinistro sull'uscita di Rui Patricio. È Wijnaldum, al 49', a segnare e far aumentare i rimpianti della Roma.

Occhio al derby. Viste le tensioni che si respiravano sul campo, potrebbe essere una Stracittadina da si salvi chi può.

(Gasport)