13/03/2023 10:12
Ecco cosa succede a caricare l'aria di elettricità. La Roma brucia e perde: sconfitta 4-3 dal Sassuolo e dai suoi stessi nervi, vede sfuggire per la seconda volta dopo Cremona la possibilità di agganciare l'Inter al secondo posto. José Mourinho ha caricato per una settimana ambiente, giocatori e tifosi nella battaglia personale contro la squalifica di 2 turni. Fino alla foto social in cui mimava le manette. Una sindrome di accerchiamento che sembra aver fatto saltare i nervi della squadra. E prodotto l'ennesima occasione persa per diventare grandi.
Che il clima all'Olimpico fosse elettrico lo si era capito già al momento delle formazioni. Con José Mourinho, squalificato, acclamato da tutto lo stadio al grido di «siamo con lui». Poi, la pañolada in stile iberico dell'Olimpico con migliaia di fazzoletti bianchi sventolati a sostegno dell'allenatore-guru.
Sei ammoniti, Kumbulla espulso per un calcione, una serie infinita di proteste, discussioni e capannelli attorno all'arbitro Fabbri. E sette gol. Quattro li ha segnati il Sassuolo, approfittando delle amnesie difensive della Roma.
Troppo concentrata, la squadra di Mourinho, a protestare con l'arbitro ad ogni fallo e caricata a molla da una panchina esplosiva (espulso il match analyst Marra). Ma il ritratto della squadra è il calcio con cui Kumbulla ha colpito Berardi quando la partita sembrava riaperta.
Il silenzio stampa polemico ha impedito l'ennesima dichiarazione di guerra al sistema. Il tutto in una settimana che può decidere il senso dell'intera stagione, tra il ritorno degli ottavi di Europa League e la sfida alla Lazio.
(La Repubblica)