Pratica, solida e cattiva: finalmente la squadra assomiglia a Mourinho

07/03/2023 08:59

La Roma che supera di misura la , riaggancia il treno e sfodera una prestazione da sporca dozzina, è l'emblema del manifesto mourinhanoPratica e cattiva, con i fedelissimi di José che danno l'anima in campo per far felice il loro profeta. E così Mancini si riscopre Dunga, Smalling annichilisce Vlahovic, Pellegrini si sdoppia nel ruolo di falso nueve e mediano, il soldato Matic si trasforma nella proiezione del lider maximo portoghese in campo.

In una delle notti più attese dal tifoso, la Roma si riscopre Special. E lo fa dopo un sali e scendi di umori, sensazioni e prestazioni che l'ha portata in stagione ad avere più volti di un Giano Bifronte. Sciatta, esaltante e perché no, divertente, ma soprattutto pratica, fisica, pronta allo scontro. E alla fine, c'è poco da fare: questo è il terreno che il profeta di Setubal preferisce, quello che gli ha permesso d'invertire un trend che poco aveva a che fare con il dna romanista. Con Mou, s'è tornati all'antico. E quindi a vincere gli scontri diretti: sono già 8 i punti conquistati con ancora tre gare da disputare. Lo scorso anno furono appena 5, nell'ultima stagione di Fonseca, soltanto 6.

Per uno pratico come Mou, i numeri sono lo specchio del credo calcistico. La sua priorità resta sempre la difesa. Così con domenica sono 5 i successi interni consecutivi senza subire reti che portano il totale a 7 in campionato e salgono a 10 sommando le vittorie in trasferta a Salerno, Genova e La Spezia. In Europa, considerando i 5 principali tornei, soltanto il in casa ha subito meno gol rispetto ai giallorossi. Una solidità difensiva che ha garantito 7 punti in più rispetto allo scorso anno. Singolare che la differenza reti sia sempre la stessa (+1) ma i 21 gol presi a dispetto dei 32, contano maggiormente rispetto a quelli segnati in meno rispetto al 2021-22 (32 a 43).

Meno marcature fatte e subite, sono la fotografia della Roma a cortomou...so: 9 le vittorie di misura in campionato. Il canovaccio, quando gli riesce, è sempre il solito: lasciare il possesso-palla all'avversario, linea difensiva a 3 che si trasforma in un blocco di 7 uomini, se non addirittura 10 come contro i bianconeri; centravanti che, quando gioca, è chiamato a prendersi il pallone in posizione più arretrata, in modo da aprire spazi.  José adora giocare sull'episodio. Perché al 90° alzi la testa e leggi sul tabellone 1-0. E ti rendi conto che per l'ennesima volta ha avuto ragione lui.

(Il Messaggero)