15/03/2023 08:20
In quattro giorni la Roma si gioca il futuro in Europa (League) contro la Real Sociedad e in campionato contro la Lazio. Nel primo caso i giallorossi partono da +2, cioè i gol segnati all'andata da El Shaarawy e da Kumbulla. Nel secondo caso partono da -2 punti in classifica e dalla stracittadina persa 0-1 all'andata.
In tutti e due i casi, Mourinho ha bisogno di ritrovare il vero Tammy Abraham. Lo Special One è sempre stato esigente con il centravanti londinese. Gli chiede concentrazione, più partecipazione al gioco di squadra e lavoro anche nella fase difensiva.
Come tutti gli attaccanti, però, Abraham viene valutato anche per i gol segnati e, in questo caso, i numeri non sono quelli giusti. Un anno fa, al 15 marzo 2022, Abraham aveva segnato 20 gol. In questa stagione Tammy è fermo a 7 centri: 6 in campionato e uno in Europa League. Ha parzialmente compensato con gli assist: 3 in Serie A e uno in Europa League, proprio nella partita di andata contro la Real Sociedad.
La presenza di Abraham domani sera è data per (quasi) sicura. Belotti è stato operato alla mano destra. La decisione finale sarà presa solo oggi, ma anche in caso di partenza per la Spagna la destinazione più probabile per il Gallo resta la panchina. Sarà invece sicuramente disponibile per il derby.
La sorpresa, semmai, potrebbe arrivare proprio contro la Lazio. Non è escluso che Mourinho riprovi con il «falso nueve», come nelle vittorie in campionato contro Inter e Juventus. Il trio potrebbe essere composto da Pellegrini, Dybala e uno tra Wijnaldum e El Shaarawy.
Il Faraone è intervenuto a un evento dell'Utr e ha sintetizzato il pensiero del gruppo: «C'è molta delusione e molto rammarico per la sconfitta contro il Sassuolo, però adesso abbiamo davanti a noi due partite importantissime. Da qui a fine stagione dobbiamo dimostrare che possiamo lottare per obiettivi importanti. Dopo la sconfitta di Cremona abbiamo avuto una grandissima reazione contro la Juventus e adesso siamo in una situazione simile. Cercheremo di ripetere quello che abbiamo già fatto».
(Corsera)