Barbari del Feyenoord: la devastazione del 2015 costò 5,2 milioni di euro

02/04/2023 08:03

IL TEMPO - Era il 19 febbraio 2015 quando i tifosi olandesi del Feyenoord, nella Capitale per la partita di Europa League con la Roma, misero a ferro e fuoco la città e vandalizzarono la fontana della Barcaccia, opera del Bernini in piazza di Spagna di fronte alla scalinata di Trinità dei Monti. Lo stesso monumento dove tre attivisti di Ultima Generazione ieri mattina hanno gettato del liquido nero. Otto anni fa, i danni causati dai tifosi olandesi, secondo i calcoli del sovrintendente ai Beni culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce, ammontarono a 5,2 milioni di euro.

«C'è un danno più specifico sulla fontana - spiegò il sovrintendente - 75mila euro per i tre interventi di riparazione che si renderanno necessari; a cui si sommano 209mila euro, ovvero il costo del restauro che avevamo concluso appena a settembre e che è stato completamente vanificato. Abbiamo poi valutato la perdita di valore del monumento, il danno permanente causato all'opera d'arte da quelle 108 scalfitture, in 1,2 milioni. Ossia un cinquantesimo del suo valore patrimoniale che è di circa 60 milioni di euro». Inoltre, fu calcolato anche un danno d'immagine che atteneva soprattutto alla sicurezza percepita dai turisti nella Capitale, stimato dal sovrintendente in circa 3,5 milioni di euro.

Per quei fatti andarono a processo 44 ultras della squadra di Rotterdam. La sentenza di condanna del Tribunale di Roma in primo grado per sei di loro è arrivata nel 2021, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e radunata sediziosa, con pene dai 3 anni e 8 mesi fino ai 4 anni. I tifosi, mai presenti a nessuna delle udienze, sono stati condannati anche a risarcire il Codacons (parte civile nel processo) con tremila euro di indennizzo, oltre al risarcimento delle spese legali pari a 2.400 euro.