06/04/2023 07:48
IL TEMPO (F. CICCIARELLI - L. PES) - Si allarga il perimetro dell'inchiesta sulle plusvalenze nel calcio. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma ha eseguito perquisizioni nelle sedi della Roma - per la Procura di Roma, Lazio e Salernitana - per la Procura di Tivoli - nell'ambito delle indagini sulla compravendita di calciatori, che viaggiano su due binari differenti per le due romane. Il caso di Lazio e Salernitana rappresenta una novità - la Procura di Tivoli ha precisato che l'indagine non è collegata a quelli già note ai media - e muove da sette calciatori: Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone e Akpa Akpro. Secondo l'ipotesi degli inquirenti, attraverso i loro trasferimenti, gli ex dirigenti granata Corradi, Marchetti e Fabiani, avrebbero cercato di ottenere bilanci positivi (per il club granata, all'epoca di Lotito) ai fini dell'iscrizione ai campionati dal 2017/18 al 2020/21. Si indaga sui reati di emissione di «fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e false comunicazioni sociali», così come per i dirigenti della Lazio, ovvero il presidente Lotito, il ds Tare, il consigliere delegato Moschini e il direttore amministrativo Cavaliere, di cui i pm ipotizzano che attraverso fatture di vendita con valutazioni artefatte indicassero costi gonfiati facendo figurare nei bilanci costi spropositati. Gli inquirenti hanno cercato documenti sui trasferimenti e sugli accordi con calciatori per escludere reati ipotizzati, i sequestri non hanno riguardato i dispositivi elettronici in uso personale a Lotito, in quanto senatore in carica. Per quanto riguarda il club giallorosso, la Procura di Roma, nell'indagine condotta dai sostituti procuratori Rita Ceraso e Sabrina Calabretta, è stata perquisita la sede legale della società a Trigoria e sono state indagate nove persone, oltre al club stesso. Si tratta dell'ex presidente James Pallotta, Umberto Gandini, Francesco Malknecht, Mauro Baldissoni, Gui-do Fienga, Dan e Ryan Friedkin, Pietro Berardi e Giorgio Francia. I reati contestati sono quelli di false comunicazioni sociali in danno a società (art. 2622 codice civile), pena per coloro che concorrono in reato (art. 110 codice penale), al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, dichiarazioni fraudolente avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indica in una delle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi fittizi (art. 2 D.lgs 74/2000) e responsabilità amministrativa del club (D.L. vo 231/2001). Gli illeciti sono legati a «compravendite di calciatori con operazioni di mercato chiuse per importi notevolmente maggiorati o comunque non rispondendi al valore di mercato». In parole povere: plusvalenze fittizie. Nel dettaglio sono i trasferimenti sotto la lente d'ingrandimento, realizzati con Atalanta, Juventus, Sassuolo e Verona in un periodo compreso tra il 2017 e il 2021. Le operazioni contestate in entrata sono quelle di Defrel, Cristante, Spinazzola e Kumbulla. Mentre quelle in uscita sono relative alle cessioni di Marchizza (plusvalenza a bilancio di 3 milioni), Frattesi (5 milioni), Tumminello (4.5 milioni), Luca Pellegrini (21 milioni), Cetin (4.4 milioni), Cancellieri (2.5 milioni) e Diaby (2.5 milioni). Il club giallorosso ha commentato la vicenda attraverso una nota ufficiale: «L'AS Roma prende atto dell'avvio di indagini da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti della Società nonché di alcuni suoi attuali e precedenti dirigenti. La società sta collaborando con le autorità competenti e auspica che venga fatta piena chiarezza sulla vicenda nel minor tempo possibile, ritenendo di aver sempre operato nel pieno rispetto delle norme vigenti»