20/04/2023 07:57
IL TEMPO (D. VERUCCI) - Si intensificano i controlli da parte della polizia di Stato nei riguardi delle strutture ricettive abusive e irregolari della Capitale, in particolare per la violazione dell'art. 109 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, ovvero la mancata comunicazione degli ospiti che soggiornano presso le stesse strutture. Un fenomeno che, alla vigilia dell'atteso match all'Olimpico di questa sera tra Roma e Feyenoord, acquista particolare importanza.
La norma nasce con la premessa di non dare alloggio a una persona sprovvista di documento, per evitare che ad esempio un ricercato o qualcuno che ha compiuto un reato di qualsiasi genere possa soggiornare in città senza che nessuno lo sappia. Conoscere infatti l'identità di chi entra nella Capitale e dove soggiorna può essere davvero utile in caso di disordini e per l'azione preventiva che si sta facendo anche in questi giorni per evitare il ripetersi di quanto accaduto l'ultima volta in cui, sempre in occasione di una partita, i tifosi olandesi devastarono il centro di Roma e provocarono danni alla Barcaccia.
Eppure, come sottolinea Luca Montella, Dirigente della Questura di Roma «si tratta di una modalità, quella dell'omessa comunicazione degli ospiti nelle strutture ricettive, che ha visto un sensibile aumento dei casi dopo la pandemia per il ritrovato flusso di turisti che vengono nella Capitale». Avviene nelle strutture abusive, neanche a dirlo visto che si tratta di attività che nascono nella più completa illegalità al solo scopo di guadagno, ma avviene anche in quelle regolari o parzialmente regolari. «Ci capita di controllare una struttura - spiega ancora Montella - e durante questa attività emergono una o più irregolarità e tra questa l'omessa dichiarazione tramite portale di chi soggiorna all'interno».
Le zone maggiormente a rischio e per questo più controllate sono quelle vicino alla stazione Termini, Castro Pretorio, ma anche San Lorenzo e quartieri dove si svolge la cosiddetta movida. Decine le sanzioni emesse dalla polizia da inizio anno ad oggi, un numero destinato a crescere anche nei prossimi mesi visto che è stato deciso di intensificare l'attività dei controlli a fine soprattutto preventivo. Sono invece 58 da inizio anno le sanzioni elevate per violazione dell'articolo 100 dello stesso Testo sulla Sicurezza, che vanno da risse a schiamazzi e ragioni di ordine e sicurezza pubblica e che interessano anche locali e attività di somministrazione in generale. In questi casi, così come per l'omessa comunicazione di chi alloggia, si procede con la sospensione temporanea della licenza.