29/04/2023 11:08
GASPORT - L'ex allenatore, tra le altre, dell'Udinese, Francesco Guidolin, ha rilasciato un'intervista alla Rosea, nella quale ha paragonato la corsa Champions al Giro d'Italia, partendo dalla tappa dell'Olimpico: Roma-Milan, oggi alle 18. Queste le sue parole:
Guidolin, sette "spareggi" per la Champions da qui alla fine. Il primo oggi, Roma-Milan. Che partita, anzi che tappa sarà?
«Interlocutoria, il cammino è ancora lungo, le salite da superare sono ancora tante. L'eventuale vincitrice farebbe un allungo importante, ma non definitivo. Vedo Roma-Milan come una tappa di media montagna, appenninica, di trasferimento dall'Adriatico al Tirreno o viceversa, magari con una salita insidiosa come il monte Carpegna (tra Marche, Romagna e Toscana, piaceva a Pantani, ndr). Vedo bene gli attaccanti potenti, Leao nel Milan e Abraham nella Roma».
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Alle 18 di sabato 6 si giocherà Roma-Inter.
«Andiamo sempre più su, scontri diretti simili assomigliano a tappe decisive di montagna. Alpi, Dolomiti. Roma-Inter ci regalerà ascese importanti, tipo il Sella e il Pordoi. La Roma, se fosse un ciclista, sarebbe Roglic, un corridore che mi piace molto: è competitivo su tutti i terreni, sa vincere i grandi giri e le grandi corse. Al Giro d'Italia è uno dei favoriti. La Roma la vedo così, capace di qualsiasi prestazione tra Italia e Europa».
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Alla fine chi vincerà questo Giro d'Italia della qualificazione Champions?
«Il Giro d'Italia vero l'ha vinto il Napoli con pieno merito. Per il secondo posto oggi vedo in leggero vantaggio la Lazio perché è davanti in classifica e perché non deve più consumarsi in Europa, a differenza di Inter, Milan, Juve e Roma. E so che Sarri è un appassionato di ciclismo. Di recente ha citato la Parigi-Roubaix a proposito di una partita della Lazio, ma per me la più dura delle cinque classiche monumento è la Liegi-Bastogne-Liegi».