IL PUNTO DEL LUNEDÌ - ZAZZARONI: "La Roma ha 56 punti, le chiacchiere stanno a zero" - CONDÒ: "Tre punti arrivati con pazienza e qualità"

17/04/2023 09:23

Contro l'Udinese la Roma trova una delle vittorie più importanti dell'anno, che la proiettano sempre più sola al terzo posto e a +5 sull' quinta. "La Roma sta a 56, le chiacchiere stanno a zero. Il gioco di Mourinho non piace agli esteti privi di memoria storica, gli Sgarbi del pallone (Vittorio non si offenda), il risultato, invece, è particolarmente gradito ai tifosi che riempiono continuamente lo stadio", il commento di Ivan Zazzaroni. Così invece Tony Damascelli: "Facile la vittoria sull'Udinese molliccia e mai reattiva, solite baruffe, lamenti e proteste all'italiana, con Mancini mattatore delle fiction codarde, Mourinho può ora dedicarsi al Feyenoord e a un futuro in ."


Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.


I. ZAZZARONI - CORRIERE DELLO SPORT

La Roma sta a 56, le chiacchiere stanno a zero. Il gioco di Mourinho non piace agli esteti privi di memoria storica, gli Sgarbi del pallone (Vittorio non si offenda), il risultato - invece - è particolarmente gradito ai tifosi che riempiono continuamente lo stadio, agli allenatori e ai dirigenti, oltre che ai giornali, e non venitemi a parlare di giochisti e risultatisti, tutta fuffa, aria fritta. Ognuno sì tenga la propria, di opinione, io difendo la mia, soprattutto nelle stagioni in cui le sconfitte e le vittorie, i passaggi del turni e le eliminazioni vengono misurati in milioni, conferme e esoneri, non più con accenti sportivi. (...) Posso chiuderla qui, non prima - però - di aver esaltato la prova di Pellegrini, Wijnaldum e Rui Patricio: Lorenzo ha giocato da leader con le gambe finalmente leggere e la corsa rotonda: l'ovazione dell'Olimpico al gol è strameritata e sa di rinascita; Gini si è restituito al calcio che conta e ha ritrovato le incursioni che l'hanno reso famoso; il , parando il rigore, ha costretto Mourinho ad abbandonare la panchina e abbozzare un sorriso di piena soddisfazione. (...)



P. CONDO - LA REPUBBLICA

(...) La Roma è l'unica italiana ad aver raccolto i tre punti, presi all'Udinese con pazienza e un paio di giocate di qualità. Il suo terzo posto è arricchito dalla prospettiva di ospitare sia il Milan che l', dirette concorrenti per la e allo stesso tempo protagoniste della in corso. L' in particolare, staccata di 5 punti, è il riferime-to su cui corre Mourinho, e già questo è un romanzo. (...)



T. CARMELLINI - IL TEMPO

La Roma allunga. Pur senza Dybala e con Abraham lasciato in panchina per settanta minuti (la spalla fa ancora male), batte l'Udinese davanti a un Olimpico per l'ennesima volta sold out: è tutto vero. La squadra di Mourinho riesce dove le altre italiane impegnate in Europa (aspettando la che gioca stasera) non erano riuscite. Tutte, tanto in quanto in Europa League, aveva sofferto delle scorie lasciate su corpo e mente dall'impegno europeo: seppur affrontando squadre assolutamente alla loro portata. Pari del Milan a , così come del addirittura in casa contro il Verona: troppo importante la partita che si giocherà domani al Maradona per pensare al campionato. L' addirittura sconfitta in casa dal Monza. Insomma le coppe si fanno sentire eccome, eppure la Roma di Mourinho è riuscita ad andare oltre e vincere una partita che mai come adesso diventa importante Con il successo di ieri i giallorossi rinsaldano il terzo posto in classifica e si ritrovano a tre punti dal Milan quarto con l' quarta a cinque punti: insomma un bel margine per poter pensare seriamente alla che d'ora in avanti dipenderà solo dalla Roma. Il tutto aspettando la sentenza che dovrebbe arrivare mercoledì e che potrebbe dare tutto un altro senso alla classifica di serie A. Intanto contro l'Udinese decidono i gol di Bove (bravo a recuperare il tiro sul palo dal dischetto di Cristante), Pellegrini e Abraham che chiude la serata giallorossa con una rete che mancava da troppo tempo. Nel complesso per Mourinho un bel segnale, la Roma è viva e pronta alla sfida che al momento è la più importante della stagione. I numeri la dicono lunga, perché dopo il ko al derby la Roma ha vinto tre partite su tre, segnato sette gol senza incassarne nemmeno uno. Ma è merce per gli amanti delle statistiche, perché giovedì, sempre all'Olimpico nel quale non sarà disponibili più nemmeno uno strapuntino, arriveranno gli olandesi del Feyenoord: e sarà tutta un'altra Roma. Fatti gli appositi scongiuri sullo sbarco in città dei tifosi olandesi (alla faccia della trasferta «chiusa»), sarà la partita che deciderà tutto del cammino giallorosso in Europa League. Dopo la sconfitta per 1-O maturata nella gara d'andata a Rotterdam, per il ritorno dei quarti di Coppa Mourinho dovrà mettere in campo tutto il meglio che ha (ieri è riuscito a risparmiare qualcosa proprio in chiave Europa League), ma soprattutto riuscire a trasmettere la giusta carica alla sua squadra. Non servirà molto di più, se non la voglia di continuare a sognare in una competizione che lascia ancora tutto aperto: la Roma può farlo e il suo popolo è lì che lo aspetta... come ampiamente dimostrato: ventottesimo sold out docet.



T. DAMASCELLI - IL GIORNALE

La Roma stacca il Milan e si sistema al terzo posto, allontanando di 5 punti l', quinta. Facile la vittoria sull'Udinese molliccia e mai reattiva, solite baruffe, lamenti e proteste all'italiana, con Mancini mattatore delle fiction codarde, Mourinho può ora dedicarsi al Feyenoord e a un futuro in champions. (...)



C. SAVELLI - LIBERO

Per le squadre impegnate nella corsa ai primi quattro posti era teoricamente il turno più importante della stagione. Il fatto che solo le romane lo abbiano sfruttato - l'una, la Lazio, uscita dalle coppe (un vantaggio ma non un merito); l'altra, la Roma, unica oltre al a perdere l'andata dei quarti europei - è indicativo sul fallimento complessivo della stagione delle altre grandi. (...) Sarri e Mourinho guadagnavano tempo e credito senza prendersi troppe responsabilità nel primo anno di gestione. Se ora le romane possono credere alla top 4 è perché sono migliorate mentre le altre sono peggiorate. La in corso non è la causa di questo peggioramento interno, ma una conse-uenza, nel senso che il Milan e l' vi hanno trovato un modo per redimersi dai peccati. (...)



A. SORRENTINO - IL MESSAGGERO

(...) Nel campionato alla rovescia c'è persino la Roma, quarto monte ingaggi della serie A. Dan Friedkin almeno non è mai stato trattato come un fesso, anche perché non si è mai esposto: primo caso di presidente di cui non si conosce nemmeno la voce. Di giudizi insultanti invece ne riceve parecchi José Mourinho, adesso anche da Cassano. Ma si sa che le offese producono clic, e i clic generano popolarità, che a sua volta, per chi ne sa approfittare, porta pubblicità, spot televisivi, ricavi. Dunque soldi. Segui il denaro. diceva la Gola Profonda del Watergate. La simpatica banda della Bobo Tv sa che delle analisi calcistiche ai cliccatori importa un fico secco, mentre un insulto a un grande allenatore arriva subito, e crea interesse e dibattito. Prima se la prendevano con Allegri, e infatti c'è chi delle pernacchie a Max ha fatto il suo core business; ora sono passati a Mourinho. Che ha ormai messo su quella faccia di chi sta per andarsene, e gli tocca pure sopportare le insolenze di quei giocherelloni milionari col cappellino sulle ventitré, che ti insultano coi cuoricini di TikTok in sovrimpressione. (...)