12/04/2023 08:30
No, non ci sarà un Mkhitaryan bis. Smalling, infatti, ha finalmente trovato l'intesa per il rinnovo con la Roma. L'inglese ha detto sì ed è pronto a firmare un biennale che lo porterà a guadagnare 7 milioni circa nei prossimi due anni (3,8, bonus inclusi, il primo anno, 3,2 il secondo con benefits più difficili da perseguire). Un lungo tira e molla - chiusosi felicemente dopo il rilancio del gm Pinto e il blitz dell'agente in città a cavallo di Pasqua - che sorride ai giallorossi e regala una certezza in più a Mourinho. L'inglese firmerà sino al 2025, José resta fermo, per ora, al 2024. Ma per uno come lui, che non è «abituato a ragionare da piccolino», la conferma di Smalling è la miglior risposta a livello di programmi che si poteva aspettare.
A Torino Smalling ha tagliato il traguardo delle 101 presenze in campionato e ancora una volta è stato il migliore in campo, annullando prima Sanabria e poi Pellegri. In questa stagione Chris ha cancellato uno dopo l'altro tutti gli avversari diretti che gli sono capitati a tiro, andando in difficoltà soltanto con Osimhen, capace di beffarlo sia all'Olimpico che al Maradona. Due partite sbagliate sulle 39 sin qui disputate: rendimento a dir poco invidiabile. Nella scelta di restare e legare il suo fine carriera a Roma c'è anche la volontà della famiglia. La moglie Sam Cooke e il figlio Leo adorano la città.
Mou in campo non ci rinuncia mai. Ai 2492 minuti in campionato si sommano anche i 44 in coppa Italia e gli 854 in Europa League. Statistiche che s'incrociano con i 37 palloni intercettati, i 49 sottratti all'avversario, i 98 duelli vinti con palla a terra, i 63 aerei e gli appena 21 tackle in campionato che rendono l'idea di che tipo di difensore sia Chris. Smalling è pronto a ritagliarsi uno spazio nel gotha difensivo giallorosso. Quarta stagione, più altre due: un ponte verso il futuro. Tinto di giallorosso.
(Il Messaggero)