13/04/2023 07:24
IL TEMPO (L. PES) - Si comincia da Rotterdam. Il doppio confronto tra Roma e Feyenoord che mette in palio la semifinale di Europa League parte dal De Kuip, dove i giallorossi ritroveranno l'avversario della finale di Conference League dello scorso maggio. Ma a Mourinho il Feyenoord di Tirana non sembra interessare particolarmente: «Non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana. Sembra che per voi e per loro è una cosa permanente. Per me, l'unica cosa è che ogni giorno a Trigoria vedo la coppa appena arrivo e mi ricordo che abbiamo giocato contro di loro, ma stop. La. Roma è una squadra umile con un allenatore umile, che cerca di studiare l'avversario il più possibile e cerca di preparare tutto e di prevedere l'imprevedibilità del gioco. Abbiamo analizzato tanto il Feyenoord, è un'ottima squadra». Uno Special One molto concentrato nella conferenza della vigilia, che non è sembrato spaventato nemmeno dall'atmosfera che attende lui e la sua squadra nella «Va-sca» di Rotterdam. «Se lo stadio mi preoccupa? Dipende, mi dispiace che i tifosi non siano qua. È un problema che qui si deve risolvere. Per la partita non sono preoccupato». Non si nasconde Mourinho, ammettendo come la sua Roma «non è la squadra più forte della competizione» ma «può vincere la coppa». E certamente molto del futuro dei giallorossi in questa Europa League passa da questo quarto di finale. Quando gli chiedono delle difficoltà dei suoi ragazzi, da Pellegrini agli attaccanti, minimizza, non mostrando alcuna insoddisfazione, e definisce un «matrimonio perfetto» il rinnovo di contratto di Smalling, anche se attende l'ufficialità della firma. Nessun riferimento alla polemica con Cassano che nelle scorse ore ha approfondito la risposta allo Special One tra dirette social e tapiri d'oro, e nessun accenno sul futuro (tranne nella risposta al tema Smalling dove l'allenatore ha tenuto a separare i destini suoi e del difensore), nonostante dalla Spagna si rincorrono le voci su una super offerta pronta dall'Al Nassr che sta per esonerare l'ex giallorosso Rudi Garcia. Dopo il tecnico ha parlato anche Bove, che domani non sarà tra i titolari ma che è grato al tecnico portoghese: «Mou mi sta trasmettendo un tipi di mentalità che non è da tutti. E un allenatore che ti trasmette una voglia e dal punto di vista mentale ti aiuta tantissimo». Alla Roma si trova bene, per sua stessa ammissione, anche grazie alla forza del gruppo formatosi a Trigoria negli ultimi mesi: «Secondo me l'unità del nostro gruppo è un grande punto di forza. Ognuno si sente parte della squadra e questo ci aiuta a rendere nel modo migliore».