"Ti aiuto io con il mutuo della villa": truffa da 500 mila euro a Candela

20/04/2023 10:05

Truffa da mezzo milione di euro a Vincent Candela. Il francese è stato raggirato da un falso mediatore che gli aveva promesso di abbassare il valore del mutuo della villa in cui vive. A Candela era stato offerto di estinguere il suo debito ad una cifra nettamente più bassa se avesse saldato la rimanenza con un'unica tranche. Questa la tesi della procura, che ha chiuso le indagini contro Marco Landolfi, l'uomo che avrebbe imbrogliato il calciatore.

La partita si gioca attorno a un debito con la Deutsche Bank che sfiora i 700mila euro. Landolfi è ben introdotto a casa Candela. Due amici lo presentano al padrone di casa. Le referenze ci sono tutte. Ed ecco che l'uomo offre una soluzione al calciatore: liquidando gran parte del debito che ha con l'istituto di credito, può estinguere il mutuo. Paghi subito mezzo milione di euro e il debito con la banca da 700 mila euro si archivia. Niente più rate mensili e 200 mila euro risparmiati.

Candela a giugno del 2021 stacca un assegno da 500 mila euro a favore di Landolfi, a cui affida la procura per poter trattare direttamente con la Deutsche Bank (totalmente estranea a questa vicenda). Il tempo passa e Landolfi si fa vedere sempre meno. Intanto nulla cambia con l'istituto di credito. Alla fine l'ex calciatore si spazientisce, capisce che qualche cosa non va per il verso giusto. Convoca Landolfi e gli chiede spiegazioni. La versione fornita dall'uomo appare poco convincente. L'ex stella giallorossa si convince definitivamente di essere caduto in trappola. Decide allora di denunciare il mediatore. Nel frattempo attiva anche una causa civile con l'avvocato Maurizio Canfora. In questo caso l'obiettivo è cercare di recuperare in qualsiasi modo il mezzo milione di euro sparito dai conti correnti di Marco Landolfi. Vincent Candela dopo poche settimane viene convocato dai carabinieri di piazzale Clodio. Gli investigatori lo sentono in qualità di parte lesa. Adesso il mediatore è accusato dal pubblico ministero Vincenzo Barba del reato di truffa. E non è questa l'unica inchiesta in cui Landolfi è coinvolto, accusato sempre dello stesso reato.

(La Repubblica)