19/04/2023 07:36
La rottura con Pietro Berardi era stata troppo brusca per non avere subito una carta in mano. Ed infatti la carta c'era e sembra anche di livello, con la Roma che ieri ha ufficializzato l'arrivo di Lina Souloukou, nuovo Ceo e generai manager del club. La Souloukou è già a Roma, tanto che ieri ha svolto in Campidoglio il suo primo incontro ufficiale con il sindaco Roberto Gualteri, accompagnata da Ryan Friedkin e dal responsabile legale Lorenzo Vitali. Un incontro fissato da tempo per le «presentazioni ufficiali», a cui ha fatto seguito un simpatico siparietto (su invito del sindaco) con i consiglieri comunali e i presidenti delle commissioni al lavoro per discutere sulla pubblica utilità dello stadio di Pietralata. (...) «Lina è una leader esperta, rispettata e riconosciuta nel mondo del calcio e del business: siamo felici di poterle dare il benvenuto nella famiglia della Roma. Lavoreremo con lei per portare il club al più alto livello, come meritano tifosi e città», hanno detto ieri congiuntamente Dan e Ryan Friedkin. Che hanno conosciuto la Souloukou (che sta già studiando italiano da un po') durante la comune esperienza in Eca. (...) La Souloukou è figlia di un portiere, Sotiris, che ha giocato nel calcio semi-professionistico greco ed a sua volta è cresciuta giocando a pallavolo, dove da giovanissima è sbarcata anche in nazionale. Poi, però, a soli 20 anni ha deciso di cambiare vita, entrando nel dipartimento antidoping dell'Olimpiade di Atene 2004. L'anno dopo si è trasferita in Spagna, laureandosi prima in giurisprudenza a Salamanca e concludendo un master in diritto e gestione dello sport nel 2006 a Madrid. Diventata avvocato specializzata in diritto sportivo nel 2008, Lina ha fondato il suo studio legale con la sorella, diventando consulente di tanti club e del Tribunale arbitrale (ma oltre che di calcio, si è occupata anche di basket e pugilato). Madre di due figli, la Souloukou dal 2019 al 2022 è stata Ceo dell'Olympiacos, dove è invece entrata nel 2016 come responsabile legale, per poi diventare appunto direttore generale e a.d. (...)
(gasport)