IL PUNTO DEL MARTEDI' - EVANGELISTI: "Roma sofferente condannata a un perenne disagio esistenziale" - D'UBALDO: "Mou ha cominciato in questi 90 minuti a far fare il rodaggio"

23/05/2023 09:36

La Roma è già proiettata alla finale di Budapest. Il pareggio di ieri sera è dato da un'eccessivo sforzo da parte dei giallorossi e dall'obiettivo di questo momento che è l'Europa League. "Sindrome da finale" la definisce Marco Evangelisti. Trova d'accordo anche Guido d'Ubaldo che pensa anche alla qualificazione in . "Passa obbligatoriamente da Budapest".

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

M. EVANGELISTI - IL CORRIERE DELLO SPORT

Il piano B era la Roma A, chiamata a intervenire d'urgenza tra il primo e il secondo tempo. [...] Non ha funzionato, non del tutto, per merito della Salernitana che Paulo Sousa riesce a condurre con delicatezza e flessibilità pittoriche e che risponde alle sue istruzioni come le immagini di un cartone animato al tocco del disegnatore o come un cavallo da rodeo alle sollecitazioni del cowboy. [...] I granata erano coscienti sin dall'inizio di rappresentare una perfetta antitesi a questa Roma sofferente per fatica accumulata e condannata a un perenne disagio esistenziale per la sproporzione tra livello di sfida e qualità intrinseche. [...]


G. D'UBALDO - IL CORRIERE DELLO SPORT

Un pareggio contro la Salernitana, nella prima delle due partite di campionato che precedono la finale di Budapest: ieri contro gli uomini di Paulo Sousa e sabato a Firenze.
Mourinho sta già preparando la sfida contro il Siviglia e in questi primi 90 minuti ha cominciato a far fare il rodaggio alla Roma. […] Il ritmo è stato lento sin dall'inizio e il furore che i giallorossi avevano messo alla Bayarena giovedì sera un lontano ricordo. La passa obbligatoriamente per Budapest e nella testa dei giocatori c'è solo la finale.



U. TRANI - IL CORRIERE DELLO SPORT

La scelta non è di oggi. Mourinho l'ha fatta un mese fa, subito dopo la metà di aprile e in coincidenza con la partita di ritorno (quarto di finale) contro il Feyenoord.
Josè, avendo capito di non avere abbastanza giocatori per vedere la Roma competitiva sia in campionato che in coppa e pesando le avversarie da affrontare nel finale di stagione, ha dato la priorità all'Europa League. Senza snobbare la Serie A, cioè evitando di scansarsi come spesso capita a qualche club in primavera, la Roma ha puntato forre sul percorso che l'ha poi portata fino alla finale del 31 maggio a Budapest. [...]