10/05/2023 08:02
GASPORT - Rudi Völler, doppio ex della sfida tra Roma e Bayer Leverkusen, valida per l'andata delle semifinali di Europa League e in programma domani alle 21 allo Stadio Olimpico, ha rilasciato un'intervista al quotidiano milanese. Il "Tedesco Volante" è stato sia giocatore che (anche se per pochi mesi) allenatore dei giallorossi, mentre per le Aspirine ha ricoperto anche il ruolo di direttore sportivo. Queste le sue parole:
A Roma invece l'ha portata il "suo" Leverkusen per la semifinale contro la "sua" squadra italiana: con che sentimenti andrà allo stadio?
«E' bello stare qui a Roma per la partita, da un altro lato mi dispiace che una delle due debba uscire, ma onestamente sarei... scheinheilig».
Pausa.
«Sabrina, come si traduce scheinheilig? Ipocrita. Ecco, sarei ipocrita se dicessi che sto per la Roma, perché al Bayer sono stato giocatore, capitano, allenatore, d.s., direttore generale, ho fatto tutti compiti, è chiaro che sono più vicino al Leverkusen. Però, se la Roma vincerà, farò il tifo per lei in finale»
Dal punto di vista tecnico, chi sta meglio?
«Tutte e due arrivano da una sconfitta, noi abbiamo perso con il Colonia, classico k.o. da derby, la Roma ha qualche problema con gli infortuni, però è una squadra stabile, sempre compatta, difficile che lasci occasioni, è dura segnare. Però anche noi siamo migliorati in difesa. Abbiamo giocatori molto veloci sulle fasce, ma stiamo difendendo meglio».
Temete di più l'effetto Mourinho o l'effetto Olimpico?
«Mourinho ha portato grande entusiasmo, euforia in uno stadio sempre pieno. Ho parlato con i giovani, molti sono in nazionale oppure abituati a giocare per esempio a Dortmund, con 80 mila spettatori, però ho spiegato loro che all'Olimpico c'è un'atmosfera particolare, i tifosi sono eccezionali, fanno un tifo meraviglioso. Sarà una bella semifinale».
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Il Bayer nella stagione scorsa è stato eliminato dall'Atalanta in Europa League: che differenze ci sono con quelle gare?
«Non si possono paragonare due annate diverse. L'Atalanta quando ci ha eliminato era in un buon momento, poi nel turno successivo con il Lipsia non era più così in forma. Sono convinto che la nostra con la Roma sarà una sfida diversa».
Perché?
«Perché saranno due partite sullo stesso livello: la Roma, oltre all'allenatore e il pubblico, ha anche dei giocatori fortissimi. Ci sarà molto equilibrio, da cinquanta e cinquanta come possibilità sulla carta».
E cosa deciderà?
«I piccoli episodi che in 180 minuti diventeranno invece importantissimi».
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Come andrà la sua sfida in famiglia?
«Mi hanno chiesto tanti biglietti, anche a Leverkusen, ma di più a mia moglie qui, la sua famiglia è tutta romanista, però vogliono bene anche a me. Diciamo che sono molto sportivi, riconosceranno che chi passa il turno avrà meritato la finale».