29/06/2023 08:14
(...) Occhio giudici, occhio istituzioni federali, occhio colleghi che raccontate il calcio, l'ultima condanna di Mourinho è una sentenza di regime. Ve ne rendete conto? Non si può punire chi dice che «Chiffi è il peggior arbitro che ho trovato nella mia vita, tecnicamente orribile, empatia zero, comunicazione zero, sensibilità zero». Non sì può confondere un giudizio, pur netto e liquidatorio che sia, con un insulto. Che è tutt'altra cosa. Non si può confondere la qualità sportiva con la reputazione, e ritenere che un'opinione sulla prima sia un'offesa alla seconda. Altrimenti si sanziona il sacrosanto diritto di critica, che in democrazia va tutelato senza se e senza ma. (...) In uno sport dove il racconto e la polemica sono parte dello spettacolo, e dove non a caso gli stessi allenatori e calciatori sono obbligati a presentarsi in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti, si può limitare il loro diritto di giudicare la qualità del prodotto? Sì vorrebbe cioè che recitassero in forma anonima quei quattro luoghi comuni che umiliano l'intelligenza di chi ascolta, come purtroppo spesso accade? È il non dire l'etica della lealtà, probità e correttezza? No, cari signori. Siete in confusione con la semantica, e forse anche con la buona fede. Perché Mourinho è sì, arrogante, provocatorio, istrionico, ambiguo e spregiudicato, come tutti i professionisti della vittoria, che non hanno occhi se non per questa. Ma voi non potete arrogarvi il diritto di sanzionare il suo carattere. (...)
(corsport - A. Barbano)