28/06/2023 09:29
Una Coppa Italia con la Primavera e due scudetti con l’Under 16 e 17. Tre risultati tangibili del lavoro che il settore giovanile svolge quotidianamente a Trigoria. A capo della filiera c’è Vincenzo Vergine, dirigente classe 1968 arrivato alla Roma due anni fa e da quel giorno ha stravolto tutti i vecchi meccanismi. A Vergine è stata data carta bianca da Dan Friedkin: "Vogliamo portare calciatori in prima squadra o farli diventare una risorsa per il club", spiega il dirigente a Gianluca Lengua su 'Il Messaggero'. "L’unica cosa che non si può simulare è la pressione che i calciatori sentono quando giocano in A. Le seconde squadre? Mi interessano, ma se sono in Serie B. Ma non devono essere autoreferenziali" (...) Due le principali linee guida:"Creare le condizioni ottimali per tutti i giocatori e un’attenta politica contrattuale. Sin da piccoli hanno ben chiaro quale sarà il percorso e sarà uguale per tutti". L’altro segreto è stato armonizzare tutto il settore giovanile con un unico responsabile (Vergine, appunto): "Se frazioni il processo e metti più responsabili, nella congiunzione c’è una terra di nessuno. I ragazzi non vengono chiamati in prima squadra per riempire un ruolo, ma per nome, il che significa che il tecnico li segue e li conosce". (...)
(Il Messaggero)