20/08/2023 08:05
«Mi devo fidare della parola del direttore (Tiago Pinto; ndr) e della società, che mi hanno promesso di risolvere la situazione dell’attaccante. Siamo in ritardo, ma lo sappiamo tutti e se non hanno risolto finora, come è successo per altri ruoli, è perché non hanno potuto». Non cerca lo scontro con i suoi dirigenti, José Mourinho e alla vigilia dell’esordio in campionato (ore 18.30) all’Olimpico contro la Salernitana cerca di trasmettere un messaggio di serenità: «Non sono arrabbiato e non litigo con nessuno, cerco di essere positivo perché i calciatori hanno bisogno di questa mia versione. Sono convinto che il direttore e la società vogliono quello che voglio io. Siamo insieme, dalla stessa parte del fiume, ma l’allenatore sono io». [...] Il mercato è il tema portante della conferenza: «Una valutazione la faremo alla fine: non vengo a piangere o a lamentarmi, io alleno i calciatori che ho a disposizione». Tra le cose che non ha digerito c’è la partenza di Matic: «Il signor Matic deve dire qualcosa, se vuole. Non ci aspettavamo la sua cessione, ma il gruppo ha avuto una reazione fantastica perché siamo una famiglia. Era un giocatore importante, ma al suo posto non sono arrivati Peppino e Tonino. Sono molto contento di Paredes, mi piace da tanto tempo. Lui e Renato Sanches possono dare una mano. [...]
(corsera)