17/09/2023 08:34
Fosse per Mourinho, uno come Totti se lo porterebbe subito a Trigoria: "È nella Roma, non ne è mai uscito e mai lo farà", ha detto in conferenza stampa alla vigilia della gara con l'Empoli. "Non sono nessuno per parlare con un mito del romanismo come lui e chiedergli di tornare - continua il tecnico -. Parliamo, ma solo di banalità. È solo questo il rapporto con Francesco, nel rispetto della società e della gerarchia". Il quadro è chiaro: lui la sua idea ce l'ha ma non può spingersi oltre. E non lo farà nemmeno in stagione su altre questioni, infatti ha scelto di non cadere più in polemica: "Il mio obiettivo è avere zero giornate di squalifica sia per il campo sia per le conferenze. Ma se c'è una cosa che non posso cambiare è la mia onestà e la mia incapacità di non dire la mia verità. È una sfida per me stesso". Ed è qui che entra in ballo un dirigente alla Totti, perché nei momenti più complicati in cui diventa doveroso puntualizzare pubblicamente, serve una figura della società che possa prendere le redini e, se necessario, protestare.
Da oggi parlerà il campo ed esordirà la coppia Dybala-Lukaku. Out Smalling, nell'ultimo allenamento è stato provato Celik al fianco di Mancini e Llorente. Fuori anche Pellegrini e Azmoun, che deve ancora ritrovare la condizione. A centrocampo probabile staffetta Sanches-Bove, con Cristante davanti alla difesa e Aouar mezzala.
(Il Messaggero)